23/04/2024pioggia

24/04/2024pioggia

25/04/2024pioviggine e schiarite

23 aprile 2024

Castelfranco

POSTO SOTTO SEQUESTRO IL LAGO DOVE SONO MORTI I DUE SOMMOZZATORI

Lunedì l'autopsia sui corpi di Roger Favaro e Italo Serafin

| |

| |

Castelfranco - I carabinieri della stazione di Castelfranco hanno posto sotto sequestro il lago artifiale della "Baita al Lago" di via Pagnana. La struttura risulta intestata alla società "Immobiliare Famm" di Gianfranco Brugnaro, 63 anni, proprietario dell'intera struttura, che oltre al lago ha anche un ristorante ed una discoteca.

Ora la Procura di Treviso indaga sul caso. Se ne sta occupando il pm Antonio Miggiani. Sono stati posti sotto sequestro sia il lago che l'attrezzatura utilizzata dai sub. L'autopsia sarà eseguita lunedì dal medico legale Alberto Furlanetto.

Il risultato dell'esame autoptico potrebbe risultare determinante per capire cosa sia successo e se ci siano delle responsabilità da parte di terzi.

Roger Favero e Italo Serafin si trovanao a 40 metri di profondità sotto un relitto. I corpi sono stati individuati alle 18,45 di ieri. Sono state quindi effettuate le fotografie e le riprese del luogo.

Alle 19,45 sono stati riportati alla luce. Sono così terminate dopo tre giorni le ricerche. Sempre più attendibile l'ipotesi del problema tecnico di uno dei sommozzatori e il tentativo del compagno di salvarlo rimanendo anche lui annegato.

Si cerca ora di fare chiarezza sulle dinamiche e le reponsabilità. I due sommozatori di Possagno avevano esperienza e preparazione.

Saranno ora le immagini ad aiutare a fare chiarezza. Il ritrovamento dei corpi è avvenuto alle 18,45 di ieri. Mezz'ora dopo, alle 19,15 sul posto sono arrivati il carro funebre ed il medico legale.

I corpi sono stati estratti dall'acqua alle 19,45, quasi nello stesso momento. Quindi sono stati trasportati all'obitorio dell'ospedale di Castelfranco.

Lunedì, poco prima di mezzogiorno, i Vigili del fuoco hanno calato all’interno del laghetto un apparecchio sonar fatto giungere apposta da Milano.

il recupero delle salme

il recupero delle salme

il recupero delle salme

 

durante le ricerche

Le ricerche sono proseguite lentamente a causa delle condizioni del fondo. Nelle profondità di quella ex cava trasformata in bacino i pompieri hanno trovato di tutto: blocchi di cemento, barili, cavi e catene, oltre a uno strato di alghe che ricopre tutto il fondale.

A creare problemi sono proprio i cavi e le catene sommerse, che intrappolano l’apparecchiatura sonar e costringono i pompieri a interrompere tutto per farla riemergere e liberarla. Difficoltà che i tecnici dei Vigili del Fuoco non avevano previsto. 

L’apparecchiatura che ha perlustrando il laghetto sino a oggi è dotata sia di un sonar sia di una videocamera. Il sonar permette di individuare oggetti fino a una distanza di 50 metri. Nei loro monitor i vigili del fuoco vedono delle ombre e in direzione di quelle ombre puntano l’apparecchiatura: una volta vicini attivano la videocamera per vedere di cosa si tratti.

Matteo Ceron

(Foto Ceron)

 


| modificato il:

Leggi altre notizie di Castelfranco
Leggi altre notizie di Castelfranco

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×