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29 marzo 2024

Montebelluna

Politiche giovanili, finanziamento da 110mila euro per sostenerle

Ora 29 Comuni avranno un anno di tempo per realizzare i progetti rivolti a giovani residenti tra i 15 ed i 25 anni

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azienda aperta

MONTEBELLUNA - 110mila euro per azioni a favore delle politiche giovanili. Sono quelli che il Comune di Montebelluna, in qualità di capofila di 29 Comuni dell’ex Ulss 8 – ora distretto dell‘Aulss 2 - ha recentemente ottenuto relativamente al Piano di Intervento in materia di politiche giovanili “Giovani verso il futuro: percorsi creativi per le nuove generazioni”. Si tratta di risorse in parte messe a disposizione dalla Direzione Servizi Sociali della Regione del Veneto quale contributo per l’avvio dei Piani di intervento in materia di politiche giovanili (88.662,69) ed in parte dall’Aulss 2 22.165,67 euro, quale cofinanziamento allo stesso piano.

 

Quelli stanziati dalla Regione erano fondi rivolti alle politiche giovanili alle quali era possibile accedere presentando un progetto strutturato. È per questo che il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, nell’ambito dell’Esecutivo dei sindaci del distretto ha chiesto che venisse monitorata attraverso il gruppo di lavoro del Piano di zona la situazione locale rispetto alla presenza di buone prassi relative alle politiche giovanili. Il monitoraggio ha evidenziato come i progetti più efficaci fossero presenti nell’area montebellunese (Montebelluna, Trevignano, Crocetta, Volpago, Pederobba, Cornuda, Maser, Giavera) per cui il progetto presentato in Regione è stato formulato sulla base de le buone prassi già messe in atto in questo territorio dove da dieci dove esiste una convenzione tra i Comuni sulle attività in materia.

 

“Come stiamo facendo con le disabilità e i soggetti fragili con le borse lavoro incentivando tutte le migliori esperienze così intendiamo fare nell’ambito delle politiche giovanili con azioni che favoriscano l’ingresso nel mondo del lavoro e prevengano la dispersione scolastica che spesso riguarda i ragazzi più fragili - spiega la presidente dell’assemblea dei sindaci, Annalisa Rampin -. Per cui, essendo l’esperienza dell’area montebellunese molto positiva abbiamo pensato di esportarla in tutti gli altri 21 comuni che aderiscono al progetto”.

 

“Mi fa molto piacere che fra le esperienze individuate via siano Azienda Aperta e Drop out contro la dispersione scolastica – afferma il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero -. In particolare Azienda aperta è una proposta venuta dal Comune di Trevignano e poi diventata azione di rete appoggiata dall’IPA Montello Piave Sile e da una serie di Comuni dell’area che ha trovato grande apprezzamento perché supera la logica manageriale delle aziende e porta i ragazzi a scoprire gli imprenditori nel loro essere persone che con coraggio affrontano le sfide del mercato e possono trasferire esperienze concrete per farsi strada nel mondo della produzione e del lavoro. Adesso il progetto si estende ad una rete ancora più ampia”.

 

“Sono anni che l’area montebellunese lavoro in sinergia tra i Comuni con le associazioni di categoria, con le imprese e con le scuole per dare un risposta su un territorio ampio alla forte esigenza di orientamento lavorativo che esprimono i giovani - dice il vicesindaco di Trevignano Dimitri Feltrin -. Siamo molto felici che questa progettualità possa essere trasferita questa dall’area dell’ex Ulss 8”.

 

Ora i 29 Comuni avranno un anno di tempo per realizzare i progetti rivolti a giovani residenti tra i 15 ed i 25 anni. 

Commenta l’assessore alle politiche giovanili di Montebelluna, Elisa Gobbo: “I progetti prenderanno spunto da alcuni già avviati nell’area montebellunese quali Drop Out che prevede attività di accompagnamento e di sostegno degli studenti per contenere il rischio della dispersione e dell’abbandono scolastico, Azienda aperta che promuove il lavoro come opportunità di realizzazione e di trasmissione intergenerazionale di competenze, ed infine la Generazione creativa attraverso l’attivazione di laboratori strutturati che permettano di acquisire abilità e nozioni specifiche, ma che stimolino anche la manualità e la creatività dei giovani”.

 



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