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28 marzo 2024

Conegliano

Politica trash a Conegliano, le "corna"di Damiano a D'Intinosante

Il gesto durante il dibattito organizzato da Ascom, il pubblico rumoreggia

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

Politica trash a Conegliano, le

CONEGLIANO - Purtroppo non esiste una fotografia di uno dei momenti storici della campagna elettorale 2017: Lorenzo Damiano (Pdf) che "fa le corna" dietro la testa di Stefano D’Intinosante (Pcl), durante il dibattito pubblico organizzato ieri sera da Ascom.

 

Il candidato comunista aveva appena replicato – con garbo e ironia – all’accusa mossagli dall’avversario (“il comunismo è stato dichiarato crimine contro l’umanità”): “Oltre a commettere crimini contro l’umanità, cerco di dare un contributo alla città in cui vivo”.

 

Damiano ha così sfoderato uno dei gesti trash per eccellenza, provocando però una certa indignazione nel pubblico, che ha iniziato a rumoreggiare.

 

D’Intinosante ha risposto “sul campo”, dimostrandosi per la seconda volta – dopo il dibattito di martedì – più di un semplice outsider. I suoi interventi sono stati infatti tra i più apprezzati, nonostante le posizioni a volte “politicamente scorrette” del candidato: una su tutte, la contrarietà alla detassazione resa nota di fronte ad un pubblico composto perlopiù da commercianti.

 

Sono contrario alla detassazione, sarebbe banale dire che sono a favore. In questa fase il comune non può permettersela” ha dichiarato D’Intinosante.

 

 

E sul rilancio del cuore della città non ha usato mezzi termini: “Non possiamo pensare al centro città come ad un centro commerciale. Via XX Settembre non può essere solo un ubriachificio e una vetrina per i negozi, deve essere anche residenzialità, un polo vissuto da cittadini, giovani e bambini”.

 

Il comune dovrebbe riprendersi anche la pianificazione delle licenze, organizzando e programmando le aperture delle attività. Insufficiente anche, secondo il candidato, la Ztl limitata a via Carducci.

 

Per il Pcl servirebbe infatti pedonalizzare la zona di via Cadore e via Papa Giovanni XXIII: D’Intinosante ha promesso ieri sera che, se non dovessero essere presi dei provvedimenti per quell’area in fatto di viabilità, porterà in consiglio comunale i residenti.

 

E’ stato un dibattito incentrato, com’è ovvio, sul rilancio del commercio. Ed il tutto si è aperto con la stoccata lanciata dal neopresidente Ascom Federico Capraro, che per sua stessa ammissione ha riproposto le domande fatte nel 2012: “In questi anni è mancata la visione, la progettazione e una tecnostruttura all’altezza”.

 

Ricordando anche l’impatto causato dall’arrivo del Conè, con i suoi quasi 4 milioni di accesso all’anno.

 


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Roberto Silvestrin

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