VITTORIO VENETO – Le gru da qualche settimana sono sparite, ma il cantiere di piazza Meschio rimane sempre aperto. Nulla di nuovo per il quartiere: il completamento della piazza sembra esser rimasto fermo a un palo, fermo ai lavori che a fine ottobre hanno consegnato al comune il parcheggio sotterraneo. Poi più niente.

La questione sul cantiere-senza-fine viene portata alla luce dal consigliere comunale Adriano Botteon, che risiede a Meschio e si fa interprete dal malumore che da mesi regna tra residenti, commercianti e parrocchiani. Anche il parroco di Meschio, don Federico Gava, ha chiesto al comune che i lavori vengano ultimati al più presto: il cantiere davanti alla chiesa di Santa Maria Annunciata è lì da giugno 2009.

«Piazza Meschio non sia un altro Victoria Campus – afferma Adriano Botteon (PD) -. Il blocco del cantiere di piazza Meschio, che si protrae da oltre cinque mesi, non è più sostenibile. La comunità di Meschio non può più sopportare l'inagibilità del proprio centro vitale; inagibilità che dura da tre anni e che causa, oltre ai disagi logistici, danni economici non indifferenti alla parrocchia ed alle attività commerciali vicine alla piazza. Una situazione – questo il paragone che fa il consigliere comunale - che ricorda il pluriennale blocco che ha caratterizzato il progetto Victoria e che ha visto il nostro comune perdere progressivamente potere contrattuale nei confronti del costruttore di turno».

Sulla questione piazza Meschio da mesi sono al lavoro gli uffici tecnici comunali. A gennaio la Sovrintendenza di Venezia aveva dato il suo parere sul progetto esecutivo dell’opera indicando che fosse mantenuta una traccia visibile del tracciato dell’antica via che attraversava la piazza. Un intervento che richiede un maggior investimento, risorse che il comune deve farsi carico e che forse ora mancano nelle casse comunali, o meglio il patto di stabilità non permette di usare.

Al privato, Edilvi, secondo la convenzione siglata all’avvio dei lavori, spetterebbe l'onere solo di una parte dei lavori di riqualificazione della piazza, l'altra parte a carico del comune. Ed è sulla convenzione che ora si è aperto un contenzioso tra comune e Edilvi, così come spiega l’assessore all’urbanistica Flavio De Nardi.

«C’è un po’ di contenzioso tra il comune e l’azienda sulla questione soldi, i lavori sono in parte a carico del comune per un cifra, per un'altra a carico di Edilvi. Quello che abbiamo chiesto all’impresa è di procedere con i lavori per la cifra che gli spetta e poi il comune salderà il resto, ma Edilvi ci ha chiesto di cambiare la convenzione e questo – continua De Nardi – significa ritornare in consiglio comunale per chiedere una modifica a una cosa già votata. Su questo punto c’è disaccordo – ammette l’assessore – e negli incontri che abbiamo avuto, sia io che il sindaco, non ne siamo venuti fuori».

«Abbiamo finito quello che era in convenzione – afferma Diego Pavan di Edilvi – per la piazza l’importo dei lavori, dopo le richieste della Sovrintendenza, è variato con un aumento dei costi, lavori per i quali il comune sta forse cercando risorse».

Dunque i lavori di riqualificazione di piazza Meschio sono ora, questa la definzione che dà l’assessore De Nardi, «in una fase di stallo. Speriamo a breve in un nuovo incontro, certo è – chiude – che un passo indietro lo deve fare anche lui (Edilvi ndr)».

«Come residente a Meschio e consigliere comunale sono pronto a portare la questione in Consiglio o in qualsiasi altra sede competente, se i lavori non riprenderanno al più presto» promette Botteon.