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25 aprile 2024

Treviso

Petizione contro i fogli di via: con Ztl anche il sindaco Piazza

"No all'uso improprio dei fogli di via da parte della Questura", firmano consiglieri di maggioranza ed esponenti politici

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Petizione contro i fogli di via: con Ztl anche il sindaco Piazza

TREVISO - Esponenti politici come i consiglieri regionali Diego Bottacin e Pierangelo Pettenò, il sindaco Silvano Pozza, l’assessore di Venezia Chiara Tullio, sei consiglieri di maggioranza di Sel e Pd, oltre ad artisti, scrittori e fumettisti, da Ricky Bizzarro a Zerocalcare, hanno sottoscritto la petizione contro i fogli di via emessi dalla Questura.

 

In particolare contro un attivista del Collettivo Ztl, Ruggero Sorci. “Un ragazzo incensurato allontanato dalla sua città per tre anni per infrazioni non ancora accertate in sede giudiziaria che prevedono normalmente solo una piccola sanzione pecuniaria”, spiega il Collettivo Ztl che ha dato via alla petizione già firmata da 230 persone.

 

“Il caso di Ruggero Sorci – si legge nel testo della petizione - studente originario di un paese confinante e senza alcun precedente penale, a cui è stato riassegnato un secondo foglio di via, con l'obbligo di non mettere piede a Treviso per tre anni, dopo che il Tar aveva bocciato il primo provvedimento”. Provvedimento che allontanava Sorci dal territorio perché ritenuto “pericoloso per la sicurezza pubblica”. “Al di là della condivisione o meno dei metodi e delle scelte del collettivo – sottolinea Ztl - riteniamo che l’azione della Questura di Treviso sia del tutto sproporzionata, in quanto i fatti in questione non hanno costituito alcuna “pericolosità sociale” per i cittadini e la comunità locale. L’uso abnorme dei fogli di via impedisce il fisiologico conflitto tra interessi e così facendo l’autorità di polizia si sostituisce al ruolo delle autorità politiche comunali e al ruolo della stessa magistratura”.

 

“Riteniamo che non ci sia alcuna ragione per condannare – di fatto senza processo – un incensurato a tre anni di confino per eventuali reati, non ancora accertati, non ancora esaminati dal magistrato giudicante, e che al massimo prevedono un pena pecuniaria di piccola entità” – conclude il Collettivo chiedendo “la revoca del foglio di via a Ruggero e un chiarimento sull'uso dei fogli di via, come strumento improprio nella pacifica dialettica democratica tra posizioni politiche contrapposte”.

 


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