Pesticidi nelle urine dei bambini? L' Ulss7 tace
Test effettuati 8 mesi fa. Mancano i risultati
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PIEVE DI SOLIGO - E le urine dei bambini? Le tracce dei pesticidi nell’organismo? Lo studio targato Ulss7 era iniziato la scorsa estate. Un progetto ambizioso, ma chiesto a gran voce da più parti. Si trattava di cercare tracce di sostanze pericolose per la salute all’interno delle urine di 500 cittadini residenti nell’area della denominazione Prosecco Docg. Sostanze pericolose collegate all’abuso di fitofarmaci. Uno studio pilota (primo caso in Italia) che una volta per tutte avrebbe chiarito la presunta, eventuale correlazione tra pesticidi usati nei vigneti e problemi di salute. I risultati furono annunciati entro fine anno. A metà febbraio, però, i dati non sono ancora noti. Senza che siano state fornite giustificazioni a riguardo.
«Vogliamo i risultati» tuona il Wwf. Bocche cucite, per ora, nell’Ulss7. Normali ritardi nelle analisi di laboratorio? Intanto spuntano notizie su nuovi controlli, questa volta da parte di Arpav, per sapere cosa stiamo respirando. Per sapere, soprattutto, se (e quanto) sono pericolosi i prodotti impiegati nella difesa fitosanitaria. «Va benissimo» spiega Luciano Bortolamiol, Wwf e Associazione Martin Pescatore «ma intanto ci mancano i dati dell’Ulss. Facciamo molta fatica anche a ottenere altri dati, per esempio quelli sulle incidenze tumorali nei nostri Comuni. Ci riusciamo solo attraverso il difensore civico. E invece l’Ulss dovrebbe essere trasparente, ne va della salute di tutti».
Senza risposta anche l’interrogazione che Laura Puppato presentò in Regione, nella quale chiedeva come mai, a parità di abitanti, l’Ulss7 ricevesse il doppio di contributi per farmaci oncologici rispetto all’Ulss8. Anche lei aspetta i risultati dello studio epidemiologico iniziato in estate. Perché la promessa di avere i numeri entro fine 2012 non veniva dal Wwf, ma dalla stessa Ulss7, che il 25 giugno scorso annunciava: «In Italia non sono stati effettuati, finora, biomonitoraggi dei ditiocarbammati sui bambini: questo studio è, quindi, di grande importanza. I risultati dell’indagine saranno disponibili entro fine anno».
Andrea De Polo