FARRA DI SOLIGO – Sono arrivati lì in bici e di sicuro conoscevano la loro vittima, un anziano pensionato vedovo di 81 anni, Carmelo Merotto. Quasi sicuramente erano stati lì, a bussare alla porta di quella vecchia casa in via Posmon, per provare a vendergli qualcosa. 

I sopralluoghi erano serviti per farsi un’idea di chi avevano di fronte.

Studiata la situazione, verso le 2,30 della notte tra sabato e domenica sono entrati in casa dell’anziano, il quale, dopo aver sentito dei rumori, si è recato in cucina per controllare. In attimo l’uomo è stato sbattuto a terra e quindi colpito violentemente con calci e pugni in faccia. «Dicci dove sono i soldi, muoviti!», urlavano i due aggressori arrivati lì a volto scoperto.

L’anziano urlava disperato: «Basta, lasciatemi stare!». E dopo una prima raffica di colpi i rapinatori hanno chiesto dove fossero i soldi. Lui ha indicato il portafogli poggiato sulla credenza, dentro c’erano appena 60 euro: troppo pochi.

I due allora l’hanno investito con un’altra scarica di calci in faccia.

Merotto continuava ad urlare, tanto da essere sentito da una donna che vive in un’abitazione vicina, la quale ha chiamato immediatamente i carabinieri. Quattro pattuglie si sono mosse immediatamente ed una di queste è riuscita ad arrivare in tempo per intercettare i due mentre stavano uscendo di casa.

Si sono messi a correre risalendo la collina vicina e poi si sono divisi. I carabinieri sono riusciti a fermarne uno a e trarlo in arresto.

Si tratta di un marocchino di 31 anni, venditore di scope e cianfrusaglie di vario tipo, di quelli che normalmente vanno vendere porta a porta. Vive vicino a casa dell’anziano, a circa un chilometro di distanza. Tanto che, appunto, è arrivato lì con il complice in bicicletta.

È stato tratto in arresto, ma non ha voluto dire il nome di chi l’accompagnava e tantomeno ha dimostrato segni di pentimento.

Anche se i carabinieri hanno capito chi è il complice: quasi sicuramente si tratta di un altro marocchino che vive sempre in zona. Al momento questo secondo marocchino risulta irreperibile, a casa non c’è e tutto lascia supporre che sia fuggito o che si stia nascondendo a casa di qualche conoscente.

I carabinieri comunque sono sulle sue tracce e contano di arrivare presto a lui.

Il modo in cui hanno agito i due magrebini ricorda in tutto e per tutto altre due rapine avvenute nell’ultimo anno nella zona.

La prima risale al 15 dicembre 2011, vittima in quel caso fu Italo Lupetti, 70 anni, che vive solo in una casa isolata in via Del Prosecco sempre a Col San Martino. La seconda, invece, era avvenuta il 15 febbraio 2012: anche quella volta a farne le spese era stato un anziano che vive solo, il 71enne Angelo Spina. Tutte e due le volte erano stati presi a botte ed erano finiti all’ospedale, sempre per somme esigue che avevano in casa.

I carabinieri hanno ragione di ritenere che i responsabili siano sempre gli stessi.