CASTELFRANCO VENETO – Rinvio a giudizio per il carabiniere accusato di aver picchiato un giovane nella cella di sicurezza della caserma di Castelfranco Veneto.

Il gip ha, infatti, accolto la richiesta del pubblico ministero Francesca Torri, e il prossimo 6 dicembre, E.T. 53 anni, finirà alla sbarra. La vittima, 23 anni, si è costituita parte civile e ha chiesto un risarcimento danni di 140 mila euro. I fatti risalgono al luglio del 2010 quando B.H., 23 anni, viene riconosciuto come il responsabile del furto di una moto e portato, in buono stato di salute, nella cella di sicurezza della caserma dove, qualche ora più tardi la madre lo ritroverà con un occhio pesto e uno zigomo gonfio.

Dopo un’ora il 23enne viene trasferito in carcere e qui, il medico che lo visita all’ingresso riscontra le lesioni inviandolo al Ca’ Foncello dove viene refertato con 15 giorni di prognosi per lesioni ad un occhio e sospetto danno alla retina. Dall’infermeria di Santa Bona parte anche la segnalazione alla procura del presunto pestaggio che dà il via all’iter giudiziario per il brigadiere 53enne che a giugno si dovrà difendere in aula dall’accusa di lesioni, abuso di autorità contro i detenuti e abuso d’ufficio perché, secondo quanto ricostruito dalla procura, il carabiniere si sarebbe vendicato di un torto fatto dal giovane ad una sua amica.

Milvana Citter