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20 aprile 2024

Italia

Perugia, spara alla moglie uccidendola poi chiama il 112: ''Ho fatto una cosa grave"

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Perugia, spara alla moglie uccidendola poi chiama il 112: ''Ho fatto una cosa grave

Ha sparato alla moglie, 40 anni, uccidendola e poi si è immediatamente costituito chiamando lui stesso i carabinieri. Il delitto è avvenuto in una villetta di via Bellocchio a Perugia. In casa era presente anche il figlio della coppia di 6 anni. La vittima era un avvocato del foro perugino. "Ho fatto una cosa grave a mia moglie", ha detto l'uomo, un 43enne agente di commercio, quando ha chiamato il 112. Solo in un secondo momento ha confessato di aver "sparato" alla moglie.

L'uomo, portato nella sede della procura della Repubblica di Perugia per l'interrogatorio, su consiglio del suo legale Luca Maori, non ha risposto alle domande del pm Valentina Manuali anche perché in forte stato di choc. Secondo quanto emerge, è stato arrestato in flagranza di reato. Dopo l'interrogatorio è stato trasferito nel carcere perugino di Capanne. L'omicidio è avvenuto alle 15.30 circa, lungo un corridoio della villa in cui i due vivevano a ridosso della stazione ferroviaria di Perugia.

Il gesto criminale è stato compiuto al culmine di una lite avvenuta tra Rosi e l'avvocatessa di origine pugliese. Secondo quanto emerso, il medico legale è ancora sul posto, la donna sarebbe stata colpita da uno o due colpi di fucile al basso ventre. Il fucile sarebbe stato di proprietà del padre dell'omicida, che invece non aveva neanche il porto d'armi. Inutili i tentativi del 118 di rianimare la donna.

Il colonnello Cosimo Fiore, comandante provinciale dei carabinieri di Perugia, arrivato sul luogo dell'omicidio, rispondendo ai giornalisti presenti ha parlato di "omicidio per futili motivi".

 



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