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25 aprile 2024

Treviso

PEDEMONTANA: FIRMATO UN PROTOCOLLO ANTI-INFILTRAZIONI

Al tavolo Zaia e il ministro degli interni Maroni

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PEDEMONTANA: FIRMATO UN PROTOCOLLO ANTI-INFILTRAZIONI

VENEZIA/TREVISO - Un protocollo per evitare l'infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori per la Pedemontana veneta è stato siglato oggi, venerdì, a Venezia dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

"La firma di oggi - ha detto Zaia - ratifica degli accordi per l'operazione della Pedemontana veneta" che porta "ad una radiografia delle attività imprenditoriali nei cantieri pubblici". "La legalità - ha ricordato Zaia - rappresenta una chance in più per far lavorare le imprese venete. Non aggiungo altro".

L'accordo porta anche le firme, tra gli altri, dei Prefetti di Treviso, Vittorio Capocelli, Vicenza, Melchiorre Fallica, del Commissario delegato, Silvano Vernizzi, e del presidennte del Consorzio, Matterino Dogliani.

"Opere importanti come la Pedemontana veneta - ha spiegato Maroni - possono richiamare l'attenzione della criminalità organizzata, che anche al nord tenta di infiltrare l'economia sana attraverso gli appalti pubblici". Maroni ha quindi ricordato che da tempo è stato adottato un modello di "sicurezza partecipata che prevede anche il coinvolgimento di soggetti diversi da quelli istituzionalmente deputati a questo compito: Comuni, Province e Regioni sono i nostri principali interlocutori". Il protocollo per la legalità firmato oggi "é articolato - ha ricordato Maroni - sulle esigenze di questo territorio. Fa parte del patto per la sicurezza che fino ad oggi ha dato un ottimo risultato".

L'intesa, che rafforza le procedure antimafia, prevede in particolare l'obbligo del consorzio incaricato della costruzione della superstrada di conferire alla Prefettura di Vicenza i dati di società ed imprese cui intende subappaltare lavori o affidare servizi o forniture. Prevista la risoluzione del contratto qual'ora le procedure di controllo antimafia diano esito positivo. Il documento dispone inoltre che il consorzio individui un referente per ogni singolo cantiere aperto con il compito di predisporre e trasmettere ogni settimana una relazione dettagliata con le indicazioni delle opere da realizzare, i dati della ditta incaricata, il numero di targa o di telaio dei mezzi giornalmente presenti o che hanno accesso al cantiere.

I dati saranno mandati alle Prefetture e alle forze dell'ordine di Vicenza e Treviso e alla direzione investigativa antimafia di Padova, che avranno il compito di incrociare i dati a loro disposizione per evidenziare eventuali anomalie e pianificare verifiche.

 

 



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