Il Pd di Treviso sta con il Gay Pride
"Ci schieriamo dalla parte di coloro che difendono i diritti inviolabili della persona, la libertà e l’eguaglianza"
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Riteniamo che i principi della nostra carta costituzionale non abbiano colore politico e che sia compito, in particolare, delle istituzioni tradurre in pratica i valori della Costituzione. Ecco perché sottoscriviamo l’appello del Treviso Pride 2019” .
Così Giovanni Zorzi, segretario provinciale, e Chiara Tullio, responsabile Diritti, Scuola e Cultura della segreteria provinciale Pd Treviso hanno annunciato l’adesione al Pride che si svolgerà sabato prossimo nelle vie del centro del capoluogo. Una decisione opposta alla scelta dell’amministrazione comunale di rifiutare il patrocinio chiesto dagli organizzatori. “Ci schieriamo dalla parte di coloro che difendono i diritti inviolabili della persona, la libertà e l’eguaglianza dei cittadini e sosteniamo quelle azioni che promuovono e rendono effettivi tali diritti”.
“Dal dialogo che la segreteria provinciale sta intrattenendo con il mondo della scuola - ha aggiunto Chiara Tullio - è emersa l’urgenza di lavorare sempre più sul tema dell’inclusione ma anche l’impegno di moltissime istituzioni scolastiche sul versante del contrasto al bullismo, al cyber bullismo, alle diverse forme di discriminazione e allo stereotipo e alla violenza di genere”.
Tra le altre azioni, la segreteria provinciale del Pd proporrà alle amministrazioni che non hanno ancora aderito, l’approvazione di una specifica delibera per l’ingresso dei Comuni nella rete Re.a.dy, la rete delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Proprio la rete dalla quale il Comune di Treviso ha deciso di uscire lo scorso febbraio.