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28 marzo 2024

Treviso

Pat, Calesso: "Concreto stop alla cemento nel nuovo piano urbanistico"

Domani in consiglio comunale verrà votato l'atto di indirizzo

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TREVISO - “Esiste una piena coerenza tra il programma della coalizione Treviso Bene Comune, il documento della stessa coalizione in cui sono state indicate le linee strategiche per il “nuovo Pat”, il “regesto” conclusivo della elaborazione del gruppo di lavoro che ha approfondito i contenuti del cambiamento e li ha concretizzati sul piano urbanistico e l’atto di indirizzo del Sindaco che traduce il “regesto” in un atto amministrativo. La scelta, a lungo valutata e dibattuta, di non procedere alla riadozione completa del Pat, ma  piuttosto di modificarlo è dovuta alla necessità di evitare che i costi che il Comune sosterrebbe per l’elaborazione del nuovo Pat possano essere ritenuti non  giustificabili dalla Corte dei Conti in presenza di un Pat già adottato”. Luigi Calesso di Impegno Civile, membro del gruppo di lavoro che ha elaborato la proposta di modifica al Pat, risponde alle accuse di chi considera il nuovo Piano di assetto del territorio troppo simile a quello della precedente amministrazione leghista.

 

Calesso nello specifico sottolinea come le modifiche apportate segnino uno stop alla cementificazione: “Va anche sottolineato che la capacità edificatoria prevista nel “nuovo Pat” non solo passa da 2,8 milioni di metri cubi a 1,8 milioni, ma che 800mila metri cubi potranno essere utilizzati solamente nell’ambito di programmi di rigenerazione urbana; abbiamo, quindi, 1 milione di metri cubi già approvati dalla precedente amministrazione e 800mila metri cubi che non insisteranno su aree verdi, ma su comparti oggetto di recupero, ristrutturazione, riqualificazione. Per quanto possibile, - afferma Calesso - quindi il nuovo Pat blocca la cementificazione delle aree verdi”.

 

“Nell’atto di indirizzo, inoltre, si stabilisce chiaramente che con il piano degli Interventi sarà sospesa l’edificabilità di tutti i comparti  che non saranno stati ancora convenzionati. Oltre alla riduzione di 1 milione di metri cubi in sede di Pat, nell’atto di indirizzo del Sindaco, si prevede che in sede di redazione del Piano degli Intervento si apra un tavolo di concertazione con i titolari di aree con capacità edificatori per ottenere una riduzione dell’edificazione o il suo “trasferimento” in zone da riqualificare. Dunque - conclude - l’atto di indirizzo del Sindaco è una tappa importante di un percorso che porta l’amministrazione ad ottenere l’arresto della cementificazione del territorio”.

 

Domani alle 17, nel corso del consiglio comunale verrà votato l’atto di indirizzo con cui si intende modificare il Pat.

 


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