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29 marzo 2024

Castelfranco

Partito Democratico contro il Put: «Porterà più traffico»

Il gruppo chiede l’istituzione di nuove zone a traffico limitato

| Matteo Ceron |

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| Matteo Ceron |

CASTELFRANCO – Piovono critiche sul nuovo Piano urbano del traffico. L’idea di creare un senso unico attorno alle mura per il gruppo Partito Democratico – Lista Sartor non farà che peggiorare la situazione in centro, attirando altro traffico.

 

I consiglieri comunali del gruppo hanno presentato un’osservazione al Piano urbano del traffico: criticano il senso unico attorno al castello e propongono l’istituzione di nuove zone a traffico limitato.

«Ammesso che il Comune trovi le risorse per la realizzazione del cosiddetto anello di circolazione interno – spiegano i consiglieri firmatari dell’osservazione – questa soluzione rischia di sortire l’effetto di creare un by-pass per il traffico di attraversamento della circonvallazione e non quello del centro, contraddicendo gli obbiettivi del piano».

 

Sulle zone a traffico limitato, il capogruppo Sebastiano Sartoretto (in foto) pensa in particolare a piazza Giorgione. «Bisogna pensare a come limitare il traffico – spiega Sartoretto – Servono nuovi parcheggi nelle vicinanze della piazza. Si è persa una grande occasione decidendo di fare il Centro Alzheimer al posto del vecchio obitorio e non alla Casa degli Strepiti come avevamo suggerito ancora alla precedente amministrazione. Occorre pensare ad una soluzione che rendi possibile la fruizione della piazza da parte dei cittadini senza danneggiare le attività commerciali».

E poi anche a Campigo. «Bisogna trovare il modo di diminuire il traffico pensante che attraversa il paese – prosegue - L'estensione della zone a traffico limitato nelle aree centrali e nei centri frazionali consentirebbe di realizzare nuovi spazi per piste ciclabili, per parcheggi, per nuovi marciapiedi e per una fluidificazione del traffico ove si registra il maggior inquinamento da veicoli fermi con il motore acceso, il tutto in un quadro di investimenti sicuramente più sopportabile per le dissestate casse comunali».

 



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Matteo Ceron

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