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28 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Parte da Pieve la marcia su Roma

Raggiungeranno la capitale a piedi, per dire "Basta" alla crisi

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

PIEVE DI SOLIGO - Verso Roma contro i suicidi. A piedi, dopo 112 ore di viaggio, raggiungeranno la capitale per denunciare uno Stato che li ha abbandonati e per dire “basta” a tutti quei suicidi di imprenditori che hanno tristemente segnato la Marca Trevigiana.

 

Rolando Fornasier, fabbro di Solighetto, e Roberto Sepulcri, artigiano edile di Follina, insieme ad altre tre persone, un geometra di Castelfranco, un precario di Miane e un esperto camminatore che fungerà loro da guida, domenica 19 maggio partiranno da Piazza Emigranti, a Solighetto, alla volta di Roma.

 

«Non c’è nessuno che fa qualcosa per noi artigiani – denuncia Rolando Fornasier, fabbro che ha dovuto chiudere l’attività avviata dal padre per colpa della crisi -. Tutti parlano, anche le nostre associazioni di categoria, ma poi a fatti…». Per l’artigiano di Solighetto è il sistema che non va. Spiega che a causare la difficile situazione che ha travolto anche la sua attività sono «i mancati pagamenti da parte dei clienti. Si finisce per aspettare i soldi per mesi, soldi che poi non arrivano». E poi l’altro “nemico” sono gli studi di settore: «Anche se non riusciamo a lavorare e a incassare, ci tocca pagare le tasse. Gli studi di settore ci fanno morire».

 

La sua e quella di Roberto, artigiano edile con una famiglia e quattro figli da mantenere, è la situazione di tanti piccoli imprenditori strozzati dalla mancanza di liquidità e dalle tasse. Troppi, in questi ultimi mesi, hanno scelto di arrendersi optando per gesti estremi che hanno drammaticamente sconvolto tante famiglie. Ed è anche per questi imprenditori che Rolando e Roberto hanno deciso di scendere a Roma, a piedi. «Il fatto è che noi artigiani del Nord Est siamo sempre stati abituati a tenere bassa la testa e a lavorare – afferma Rolando –, ma ora vogliamo farci sentire anche noi». Dopo 112 dodici ore di cammino e circa 600 chilometri percorsi, in media una trentina al giorno, i cinque raggiungeranno Roma per metà giugno. Saranno seguiti da un furgone e chiedono a chiunque voglia loro dare una mano di contattarli via e-mail a versoromacontroisuicidi@gmail.com e di seguire la loro marcia fino alla capitale sul loro blog versoromacontroisuicidi.blogspot.com.

 


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Claudia Borsoi

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