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29 marzo 2024

Esteri

Parigi, trovata cintura esplosiva Allerta massima a Bruxelles: metro e scuole chiuse

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Parigi, trovata cintura esplosiva Allerta massima a Bruxelles: metro e scuole chiuse

Una cintura esplosiva è stata trovata a Montrouge, nel dipartimento degli Hauts-de-Seine, a sud di Parigi. Lo riferisce una fonte dell’inchiesta sugli attentati alla radio France Info. La cintura, rinvenuta all'interno di una pattumiera, ha un caricatore a livello del ventre e l'altro nella parte posteriore, una forma simile a quella utilizzata dai terroristi responsabili degli attentati di Parigi.

 

L'area è stata transennata dalla polizia. La zona è la stessa dove fu localizzato Salah Abdeslam dopo gli attacchi. Secondo le prime analisi, la cintura contiene bulloni e perossido di acetone, il composto chimico altamente esplosivo e molto instabile, meglio noto come Tatp, utilizzato dai kamikaze al teatro Bataclan e allo Stade de France.

BELGIO - "Abbiamo deciso di mantenere il livello di allerta a 4 per Bruxelles, per il resto del paese resta il livello 3". Lo ha annunciato il primo ministro belga Charles Michel. La metropolitana e le scuole della capitale rimarranno chiuse anche domani, quarto giorno consecutivo. La riapertura è prevista "gradualmente" a partire da mercoledì, ha reso noto Michel, citato da Le Soir. Fino a lunedì sarà mantenuto il rafforzamento della presenza della polizia e dei militari nelle strade di Bruxelles, ha precisato Michel, assicurando che tali provvedimenti "non sono adottati alla leggera".

ARRESTI - Una persona è stata arrestata per aver giocato un ruolo negli attacchi di Parigi. Lo riferisce la procura di Bruxelles in un comunicato. Il sospetto è accusato di "partecipazione ad attività di un gruppo terroristico e di attacco terroristico", ha detto il procuratore. In totale 17 delle 21 persone fermate tra domenica e lunedì son state rilasciate. Si cerca ancora Salah, l'ottavo componente del commando di jihadisti che ha colpito Parigi venerdì 13 novembre, ricercato da nove giorni in tutto il Belgio".

Una BMW, che ieri era sfuggita ai controlli della polizia a Liegi, è stata identificata e non sono emersi legami con le operazioni antiterrorismo in corso, ha precisato la procura. Ieri il procuratore federale di Bruxelles nel corso di una conferenza stampa al termine delle operazioni ha spiegato che sono state effettuate perquisizioni a Molenbeek, Anderlecht, Schaerbeek, Jette, Woluwe St-Lambert e Foret, alcuni dei Comuni-quartieri della città. Altre perquisizioni sono state condotte a Charleroi, città della Vallonia a 60 chilometri dalla capitale.

La procura non ha voluto rivelare l'identità delle persone arrestate. Nessuna indicazione neppure sul materiale sequestrato, anche se non sono state rinvenute armi o esplosivo.

Ieri sera le operazioni hanno interessato anche la centralissima Grand Place, attorno alla sede della divisione centrale della polizia. I residenti della zona sono stati invitati a non affacciarsi alle finestre e gli ospiti di alcuni alberghi del centro, l'Amigo e il Sas Radisson, a non uscire dalle stanze. A Molenbeek le unità speciali hanno perquisito l'abitazione di un componente della famiglia di Abdeslam, uno zio del ricercato. Nel corso della serata la polizia ha invitato la stampa e la popolazione a rispettare il silenzio e non dare informazioni sulle operazioni in corso.

MINISTRO INTERNI: "IL LAVORO NON E' ANCORA FINITO" - Il ministro belga degli Interni, Jan Jambon, durante un'edizione speciale del telegiornale, ha detto: "Il lavoro non è ancora finito". Jambon ha sottolineato che "la vita economica e sociale deve continuare", ma ancora oggi Bruxelles rimane una città blindata con scuole, metropolitana e molti centri commerciali chiusi. Diversi uffici hanno fatto ricorso al telelavoro, con molti dipendenti rimasti a casa. Il ministro degli Interni Belga ha ringraziato i media per aver risposto con "disciplina" alla richiesta delle autorità di non diffondere informazioni sulle operazioni di polizia mentre sono in corso.
 

 



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