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29 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

PAGHIAMO LA CRISI, MA NON L'IMU

Zaia parla di crisi (che lo preoccupa), di Equitalia (che va regionalizzata) e di IMU (che non va pagata)

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PAGHIAMO LA CRISI, MA NON L'IMU

CISON DI VALMARINO - Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, è intervenuto oggi al  Technology Forum di Ambrosetti, tenutosi a Castelbrando a Cison di Valmarino sull'"Ecosistema per l'innovazione". Zaia ha parlato della crisi, di Equitalia, e di innovazione. E ha ribadito la sua (fermissima) posizione sull'IMU: quella di non pagare.

"La nostra posizione è ferma, ed è quella di non pagare l'Imu" ha confermato oggi Zaia a margine del convegno. Nell'ambito della legalità e della tutela dei sindaci e poi dei nostri amministratori - ha aggiunto - vedremo di capire quali sono le vie utilizzabili per non pagarla".

Per quanto riguarda la crisi, Luca Zaia ha giudicato positivamente la posizione del patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, in merito al rischio di emulazione nel fenomeno dei suicidi fra gli impenditori. "L'appello da fare a tutti, dai media alle istituzioni - ha proseguito Zaia - è di pensare che l'effetto emulazione è deleterio. Mi rifiuto di andare a vedere i numeri e vedere se siamo o no in linea con altri paesi, perché la perdita di una sola vita umana è un problema". "Però - ha concluso - non c'é dubbio che l'effetto emulazione c'é, questo ce lo dicono gli psichiatri e gli addetti ai lavori. Fare un passo indietro tutti sarebbe la migliore soluzione".

"Io penso che il rischio di tensione sociale c'é, ed è evidente". Zaia non nasconde la propria preoccupazione per le conseguenze del perdurare della crisi economica. "Basterebbe frequentare il popolo ed uscire dai salotti dorati che qualcuno frequenta - ha aggiunto - per capire che un operaio con 1200 euro al mese, sempre che abbia la fortuna di avere un lavoro, non sbarca il lunario e non arriva alla quarta settimana del mese". "Non possiamo pensare alla crescita - ha detto ancora Zaia - senza pensare ai lavoratori che hanno un potere d'acquisto che si va sempre più assottigliando".

In relazione alla protesta di ieri dei Centri sociali contro la sede di Equitalia a Mestre, Zaia ha premesso di essere "sempre per la difesa della legalità". "Ma la protesta di ieri, depurata da ogni fatto illegale - ha aggiunto -, solleva un problema che è quello del rapporto tra esattore e cittadino, un rapporto che si sta sempre più connotando come medievale". "Abbiamo un rapporto - ha concluso - che ormai è di sudditanza del popolo, questo è un paese nel quale la libertà è sempre più limitata".

Il fenomeno dei road show nel Nordest da parte del governo della Carinzia per attrarre investimenti italiani è qualcosa che, secondo il presidente del Veneto "deve far aprire gli occhi al governo". Zaia ha aggiunto di dare del fenomeno "la stessa lettura che do a Grillo. I carinziani - ha spiegato - occupano spazi che noi lasciamo liberi, penso sia il termometro di quello che sta accadendo in Italia. Ormai siamo diventati terra di conquista ma la Baviera d'Italia, che è il Veneto, e la Lombardia non possono essere terra di conquista". "Il governo apra gli occhi - ha concluso - non fermando la Carinzia, perché il mondo non si ferma, ma cercando di dare nuove modalità operativa ai nostri imprenditori che oggi sono davvero alla canna del gas".

Zaia è favorevole ad un'ipotesi di 'regionalizzazione' delle agenzie di Equitalia, "ma - precisa - potendo anche normare noi stessi le modalità operative, altrimenti diventeremmo esattori di Roma". "Non dobbiamo creare false aspettative nei cittadini - ha avvertito Zaia - Ho già visto questi scenari: quando Agea è stata trasformata in Avepa, la gente non si è più incazzata con Roma ma con Venezia". "Questo - ha concluso - è un punto delicatissimo, perché stanno facendo passare l'idea che a Venezia non si pagano più le tasse".

Sull'innovazione, tema centrale del forum, Zaia ha raccomandato la massima attenzione sul tipo di ricerca sul quale si dovrà puntare. "Mi chiedo - ha detto - se sia quella che ci dà risultati immediati, cioé quella che più spesso ci viene richiesta, o quella a più lungo respiro, che magari sembra non avere senso nelle prime fasi". Zaia ha precisato di essere favorevole alla"ricerca libera e garantita a tutti. Ma - ha proseguito - abbiamo due problemi: primo quello di non cadere nella dittatura tecnologica, il secondo è che quando parliamo di ricerca dobbiamo confrontarci con il popolo. Il cambiamento culturale va anche parametrato all'impatto sociale". "E' difficile spiegare ad un cittadino - ha evidenziato, usando una metafora - che è più importante realizzare una fognatura, che non si vede, piuttosto che rinnovare un'asfaltatura o la segnaletica, le quali sono problemi che appaiono più evidenti".

Al forum, ha partecipato anche il il direttore dell'European Entrepreneurship & Innovation dell'Università di Stanford, Burton Lee, dicendo che "E' fondamentale favorire una maggiore partecipazione dei dipendenti agli utili dell'azienda". Lee ha parlato delle stock option per i lavoratori - inserite ieri nella riforma del lavoro con un emendamento al Senato - evidenziando che "il meccanismo, molto presente negli Stati Uniti, permette di reinventarci ogni 5-6 anni, è un meccanismo che non c'é in Italia e in Europa, ma dovrebbe esserci". Lee, figura di spicco della Silicon Valley, è impegnato nel promuovere le connessioni tra le aree più innovative della California e le aziende europee.

E' intervenuto anche il presidente di Finint, Andrea De Vido, sostenendo che "La situazione economica è complicata, non c'é un filone da seguire, dobbiamo continuare a investire cercando le eccellenze". "In Italia - ha indicato De Vido - non ci sono settori specifici su cui investire, ma bisogno di andare a cercare le eccellenze, abbiamo visto l'episodio straordinario di Cucinelli, c'é il bisogno di avere i fattori critici per avere successo. Non si può generalizzare, ma fare uno screening specifico".

 



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