Ospedale Oras: «Timori per il futuro»
La Cisl incontra i dipendenti del nosocomio che diverrà una Spa pubblica dopo 10 anni di gestione pubblico-privata
MOTTA DI LIVENZA - A seguito della proposta di legge della Giunta Regionale relativa alla sperimentazione gestionale dell’O.R.A.S. di Motta di Livenza, la Cisl Funzione Pubblica di Belluno Treviso ha incontrato in assemblea i lavoratori, 310 dipendenti della società dei quali 22 alle dipendenze dirette dell’Ulss 9 di Treviso, in comando presso la struttura.
L’assemblea, che ha visto la partecipazione di una buona rappresentanza di lavoratori tra infermieri, fisioterapisti, operatori socio sanitari, logopedisti, sia pubblici che privati, ha permesso ai delegati sindacali di acquisire elementi sulle prevalenti preoccupazioni e le aspettative dei dipendenti.
“Quello che è emerso dal dibattito - dichiara Samanta Grossi dirigente della Cisl Funzione Pubblica Belluno Treviso - è il timore, espresso dai lavoratori, che possa venire meno quello standard di qualità e di eccellenza dei servizi all’utente, che da più parti viene riconosciuto alla struttura.
Questa preoccupazione ben dimostra l’assunzione di responsabilità e il senso di appartenenza dimostrato dai lavoratori, che rappresenta un valore aggiunto per l’ospedale di Motta di Livenza. Gli stessi sono anche preoccupati che il cambio dell’assetto societario possa determinare l’impossibilità di garantire a tutti gli attuali dipendenti il proseguimento del rapporto di lavoro. Questa condizione determinerebbe, inevitabilmente, la perdita di un capitale di competenza professionale maturato nel tempo, oltre alla rete di relazioni, anche con gli utenti, che in questi anni si è intensificata.”
“Come Cisl Funzione Pubblica ci siamo impegnati a monitorare a livello regionale l’iter di approvazione della proposta di Legge – ha dichiarato Fabio Zuglian Segretario Generale FP Cisl Belluno Treviso - garantendo che nell’applicazione della stessa, o dei relativi decreti attuativi, vengano adottati provvedimenti atti a salvaguardare l’attuale assetto occupazionale di tutti i dipendenti, consentendo altresì il mantenimento degli eccellenti standard di qualità che tutti riconoscono alla struttura mottense.”