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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

Ormai è uno psicodramma a Vittorio Veneto: Miatto la chiama, il Pd la blocca, ma Uliana vorrebbe fare l'assessore

L'ex assessore alla cultura non ha ancora detto "no" ad un'eventuale nuova nomina

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

VITTORIO VENETO - «Quella è la posizione del Pd, non la mia» sottolinea Antonella Uliana. «Peccato che i veterocomunisti abbiano interpretato quella proposta solo in senso politico» interviene il sindaco Antonio Miatto.

 

A poche ore dall’annuncio dato da Marco Dus, Antonella Uliana interviene sulla proposta che il sindaco le aveva fatto nei giorni scorsi, cioè ricoprire anche per i prossimi cinque anni, come aveva fatto nella giunta Tonon, il ruolo di assessore alla cultura.

 

Uliana alle amministrative del 26 maggio si era candidata con la civica “Marco Dus Sindaco”. «Ieri sera – racconta Uliana che in queste ore è stata subissata di telefonate e messaggi di amici e vittoriesi che le chiedono di mettersi ancora a disposizione della città -, ho voluto condividere con il gruppo di centrosinistra e con le tre civiche l’offerta fattami, questo per un confronto condiviso, perché credo anche nella condivisione delle proposte. E il comunicato diramato stamane è emerso nel corso della riunione di ieri sera quando io non ero più presente. Nella riunione di ieri sera avevo chiesto di fare io il primo passo (con il sindaco ndr) e, invece, ho appreso tutto stamane dalla stampa. Hanno deciso senza farmi vedere il comunicato: è stata, dunque, una scelta loro e senza sapere cosa io avrei deciso».

 

La nota diramata stamane dice che “è emersa l’assoluta impossibilità di accettare una simile proposta”. «Da parte mia – chiarisce Uliana – c’era la possibilità e l’apertura al dialogo e la considerazione nei confronti di un nuovo sindaco capace di fare una proposta di questo tipo sul campo avversario, per altro al candidato consigliere con il più alto numero di preferenze. Ho preso dunque questa offerta con grande considerazione, valutandola come un’interessante apertura di fare politica».

 

Uliana ammette che era «impensabile» che Miatto potesse fare una proposta simile, proposta a cui lei – che non ha alcuna tessera di partito – non ha dunque detto ancora no. Le evoluzioni potrebbero esserci nelle prossime ore.

 

«Ho visto su Facebook tutta una serie di apprezzamenti nei miei confronti e per il lavoro fatto e che ancora potrei fare, e anche l’indicazione di andare oltre gli schieramenti ideologici – dice -. I miei valori rimangono tali, ma se si tratta di lavorare per la città in una compagine che ha riconosciuto quanto ho fatto, non vedo perché non potrei accettare. Comunque vada è una soddisfazione, che va a sommarsi al risultato elettorale ottenuto».

 

E alla civica Vittorio Vive che su Facebook ha diramato, in merito, un suo comunicato stampa (è la terza lista con Pd e civica “Dus Sindaco” che ha sostenuto il candidato Marco Dus) in cui si legge che tra le ragioni che possono aver mosso Miatto a fare una simile proposta “ci fossero già accordi precedenti alle elezioni tra Miatto, o qualcuno per lui, e l’allora assessore Uliana”, la diretta interessata replica seccamente: «È un insulto alla mia onestà di comportamento, sono parole inaccettabili che mi offendono».

 

Quanto alla risposta ricevuta stamane da Marco Dus e dal Pd, Miatto dice: «Intendo non insistere. Averla in squadra (Uliana ndr) e poi vederla impallinata dai cattivi, che senso avrebbe per lei? Mi auguro che la lascino stare. Lei ci ha messo del suo e tanta buona volontà. Ci tenevo molto. E simbolicamente nel primo consiglio comunale ci sarà una sedia vuota tra i banchi della giunta. Ho il cellullare pieno di messaggi, arrivati da uomini e donne di destra e di sinistra. Ora sappiamo con chi abbiamo a che fare. Dobbiamo rassegnarci: noi vittoriesi siamo così». Ma non è ancora escluso che Uliana possa entrare in squadra. E Miatto spera, come molti vittoriesi, visti i tanti commenti in rete.

 


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Claudia Borsoi

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