ORAFO RAPINATO: TESTA SOTT’ACQUA PER IL CODICE DELLA CASSAFORTE
Vittima il titolare del “Fillinoro” a Liedolo di San Zenone
SAN ZENONE – Sono entrati nel laboratorio “Filinoro”, in via Primo Ferraro a Liedolo di San Zenone, armati di pistola.
Il titolare, Graziano Ceccato, 51 anni, è stato prima malmenato, poi gli hanno messo la testa sott’acqua per farlo parlare e quindi l’hanno chiuso in bagno. A quel punto i malviventi hanno fatto razzia, andandosene con un bottino ingentissimo, che si aggirerebbe sul mezzo milione di euro tra oro e gioielli.
È accaduto sabato sera verso le 19, un assalto violentissimo ad opera di tre soggetti (due sarebbero entrati, mentre un terzo sembra aspettasse fuori). Per il titolare del negozio è stato un vero e proprio incubo: non è stato solo malmenato dai rapinatori, per costringerlo a svelare il codice della cassaforte, l’hanno spinto in bagno e gli hanno messo la testa sott’acqua.
Poi, quando lui ha desistito, l’hanno chiuso dentro la toilette, l’hanno legato e gli hanno tappato la bocca. Quindi hanno arraffato oro e gioielli.
Sull’episodio ora stanno indagando i carabinieri di Castelfranco, in queste ore al lavoro anche per altre rapine compiute nella zona, sempre sabato, seppur ottenendo bottini meno ingenti.
Una sempre a San Zenone, sabato pomeriggio: è stato preso di mira un piccolo supermercato. Un’altra, qualche ora dopo, in un panificio a Bessica di Loria. Forse la mano è la stessa, complessivamente si parla di un bottino di circa 500 euro.
Sempre lo stesso rapinatore potrebbe aver colpito ai confini tra la provincia di Treviso e quella di Vicenza, a Rosà, dov’è stata rapinata una cartoleria.