Omicidio Khashoggi, ecco la squadra dei killer
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Il vice capo dell'intelligence dell'Arabia Saudita, il generale Ahmed Al-Asiri, è il capo espiatorio del caso Khashoggi, la vittima scarificale individuata dal principe ereditario Mohammed bin Salman per rispondere alle crescenti pressioni internazionali circa l'omicidio del giornalista all'interno del consolato di Riad a Istanbul il 2 ottobre scorso.
Ma dietro la morte del giornalista ci sarebbe un commando di 15 persone di cui, si legge sul Washington Post, si conoscono nomi, cognomi, volti, incarichi e spostamenti. Oltre ad Ahmed Al-Asiri è stato sollevato dall'incarico anche Saud al-Qahtani, membro della Guardia reale e consigliere di Mbs, acronimo con cui l'ambizioso principe saudita è noto in Occidente. Inoltre sono 18 gli uomini arrestati dalle autorità saudite in merito al caso.
Provvedimenti che seguono l'ammissione di Riad che l'editorialista del Washington Post è morto proprio all'interno della missione diplomatica a Istanbul. Finora le autorità saudite, compreso lo stesso Mohammed bin Salman, avevano detto che Khashoggi aveva lasciato il consolato dopo esservi entrato per ottenere documenti utili al suo prossimo matrimonio.