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18 aprile 2024

Conegliano

Omicidio di Irina, rito abbreviato e perizia psichiatrica per il killer

Lo sconcerto del legale della famiglia di Irina per la perizia psichiatrica dei difensori di Savciuc

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CONEGLIANO - La richiesta di rito abbreviato era in qualche modo attesa, ma una perizia psichiatrica per sostenere la tesi dell'incapacità di intendere e volere al momento dell'omicidio non sta proprio né in cielo né in terra secondo l'avvocato Andrea Piccoli, il legale dei familiari di Irina Bacal, la ventenne di origine moldava residente a Conegliano, incinta al settimo mese, ammazzata il 19 marzo scorso dall'ex fidanzato e padre del bambino, il 19enne e connazionale Mihail Savciuc.

 

A conclusione delle indagini preliminari, il Pubblico Ministero della Procura di Treviso titolare del procedimento, la dott.ssa Mara Giovanna De Donà, ha presentato richiesta al Gip di giudizio immediato nei confronti dell'assassino reo confesso, contestandogli l'omicidio pluriaggravato dalla premeditazione, dai motivi abbietti (non voleva riconoscere il figlio in arrivo e pretendeva che Irina interrompesse la gravidanza) e dallo stato interessante in cui si trovava la vittima, oltre che l'occultamento di cadavere: richiesta subito accolta dal Giudice per le Indagini Preliminari, dott. Bruno Casciarri, che aveva fissato l'udienza di comparizione per martedì 5 settembre in Corte d'Assise a Treviso.

 

A fronte del rischio-ergastolo, la risposta dei nuovi difensori dell'imputato è stata quella di presentare la richiesta di rito abbreviato, unita a una perizia psichiatrica eseguita da un perito di fiducia e in cui si sosterrebbe la temporanea infermità mentale al momento del crimine.

 

“La scelta del giudizio abbreviato ce l'aspettavamo, ma sono curioso di leggermi questa perizia per capire come e su quali basi si possa sostenere che Savciuc fosse “perturbato” quando ha strangolato Irina – obietta l'avvocato Piccoli, con cui collabora nell'assistenza dei familiari della vittima anche Studio 3A, la società di patrocinatori stragiudiziali specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini - Poche ore prima non era affatto “perturbato” quando ha condotto meticolose ricerche su internet su come commettere un omicidio e in tutti i modi possibili e immaginabili, e non lo era nemmeno a caldo, pochi minuti dopo averlo commesso, quando ha depredato la ragazza non di tutti i gioielli ma solo di quelli che sapeva di poter rivendere e piazzare: non infermità mentale, ma calcolo e lucida spietatezza”.

 

Piccoli prende poi atto che per la prima volta qualcuno della “controparte” “ha manifestato cordoglio per la giovane e per la sua famiglia, e di questo ringrazio i miei colleghi, peccato però che ciò si sia limitato agli avvocati difensori: dall'omicida e dalla sua famiglia non è arrivata una sola parola in tal senso, anzi, c'è stato riferito che i suoi familiari hanno persino profferito parole offensive nei riguardi di Irina”. Quanto, infine, all'umana comprensione per la situazione di Savciuc invocata dai suoi nuovi legali, anche in ragione della sua giovanissima età, Piccoli ricorda che “anche Irina di anni ne aveva solo venti e la sua vita è stata strappata, per sempre”. Ora, alla luce della richiesta di abbreviato, il nuovo giudice che si occuperà del caso, la dott.ssa Piera De Stefani, dovrà fissare una nuova udienza ad hoc.

 



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