TREVISO - Il 30 aprile è scaduto il termine per presentare alla scuola la documentazione vaccinale necessaria per la frequenza degli alunni da 0 a 6 anni.

L’Usl2 di Treviso ha deciso, nei confronti di queste famiglie che ancora non si sono attivate per ottemperare agli obblighi vaccinali dei figli, di lancia un ultimo appello per compiere un'ulteriore verifica sulla documentazione fino a questo momento trasmessa all'autorità sanitaria dalle scuole.

 A spiegarlo sono i responsabili della unità sanitaria i quali sottolineano, in ogni caso, che le quote alle quali ci si riferisce sono molto modeste. Nel trevigiano i minori fra i 2 e i 17 anni sono 138 mila; di questi 7mila risultano non essere stati vaccinati contro il morbillo e 3.200 estranei ad ogni trattamento di prevenzione per il totale delle patologie previste dalla legge.

 I bambini con meno di sei anni, cioè iscritti a scuole materne ed asili nido, sono 38 mila, dei quali 1500 i non vaccinati; il 20% sono figli di genitori che non si sarebbero mai attivati anche per la sola richiesta di appuntamento con le autorità sanitarie. 

 Per questi ultimi si è scelto dunque di mandare un nuovo "sollecito" e di esaminare ancora una volta la documentazione inviata dalla scuola. Dati i tempi tecnici, perciò, è lecito supporre che nessuno sarà allontanato dalla scuola materna prima della fine dell'anno scolastico. Per quanto riguarda le sanzioni agli iscritti alle scuole elementari - che sono di competenza dell’Usl, a differenza delle espulsioni la cui titolarità è in capo ai dirigenti scolastici (sindaci o parroci per le scuole materne) - l’azienda sanitaria ritiene necessario attendere la promulgazione di regole precise, almeno omogenee su base regionale, la cui mancanza ancora non consentirebbe di applicare le penalità pecuniarie.