Nuovo servizio per andare al distretto sanitario
Il 3 aprile al via la sperimentazione del progetto per anziani, disabili e donne in gravidanza realizzato da Comune di Casier e Ulss con la cooperativa "La Primula"
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CASIER – Al via il nuovo servizio per raggiungere il distretto sanitario. Anziani, disabili e donne in gravidanza con difficoltà a raggiungere autonomamente il Distretto Socio-Sanitario di Preganziol per sottoporsi agli esami del sangue e delle urine dal prossimo 3 aprile potranno fare affidamento sul nuovo servizio sperimentale che il Comune di Casier e l'Ulss 2 della Marca Trevigiana, in collaborazione con la cooperativa sociale "La Prmula", sono pronti ad avviare.
Un progetto pilota illustrato ieri pomeriggio in sala consiliare a Dosson dal sindaco Miriam Giuriati, dall'assessore ai Servizi Sociali Luca Sartorato, dal direttore dei Servizi Sociali dell'azienda sanitaria Pier Paolo Faronato e dal direttore del Distretto Socio-Sanitario SudFrancesco Rocco.
I cittadini che hanno i requisiti il lunedì mattina dalle 8.30 alle 12.30 dovranno presentarsi negli uffici dei Servizi Sociali del Comune con l'impegnativa degli esami, che sarà fotocopiata e trasmessa al Distretto di Preganziol, dove saranno preparate le etichette e gli eventuali contenitori per le analisi "speciali" (urinocoltura e altri esami particolari).
Il venerdì dalle 7.30 il servizio di trasporto organizzato dalla cooperativa sociale "La Primula" passerà prima a Casier e poi a Dosson a raccogliere gli utenti che hanno prenotato, accompagnandoli a Preganziol. L'eventuale pagamento del ticket sarà effettuato direttamente alle casse automatiche del Distretto. L'avvio della sperimentazione prevede un numero massimo di 8 utenti. In caso di maggiori richieste sara replicato il lunedì mattina.
Il progetto nasce a seguito della chiusura del punto prelievi che da alcuni anni era presente a Casier, cessato in seguito al cambiamento della normativa. "Negli ultimi anni - ha spiegato Pier Paolo Faronato - il numero di esami effettuati attraverso un semplice prelievo di sangue è aumentato e implica fasi sempre più delicate. Per questo è diventato sempre più importante riuscire a coniugare la qualità della prestazione con la vicinanza dell'utente al servizio.
Questo progetto ci permette per la prima volta di sperimentare una nuova strada, che consente di tenere conto degli utenti più fragili attraverso un vero e proprio walfare di comunità che coinvolge istituzioni, cittadini e associazioni di volontariato. Ci auguriamo che anche altri comuni, oltre a Casier, lavorino per essere vicini alle fasce più deboli della popolazione".