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17 aprile 2024

Treviso

Nuovo polo universitario di ricerca sorgerà nell’area del depuratore di Treviso

L'assessore Manera: “Sarà un centro universitario unico, che vedrà gli atenei impegnati nella ricerca finalizzata allo studio degli impatti ambientali e dei fattori di inquinamento"

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Nuovo polo universitario di ricerca sorgerà nell’area del depuratore di Treviso

TREVISO - Un nuovo centro ricerche aperto alle quattro università del territorio che si occupano di scienze ambientali, chimica e ingegneria idraulica, sorgerà nei pressi del depuratore di Treviso. E’ questo il progetto presentato oggi dall’amministrazione comunale in collaborazione con Alto Trevigiano Servizi nell’area di 300 metri quadrati del nuovo spazio che ospiterà i dottorandi.

L’attuale impianto di depurazione ha visto nell’ultimo anno la conclusione di vari interventi di efficientamento energetico, attraverso la ristrutturazione delle due linee di trattamento delle acque, nel complesso da 70 mila abitanti equivalenti, tali da rendere l’intero sistema più efficiente, l’ammodernamento del sistema di cogenerazione e vari altri interventi su apparecchiature e logiche di funzionamento.

Grazie a questi interventi e al trattamento della Forsu (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano), conferito da Contarina e frutto della raccolta dell’umido della citta di Treviso, l’impianto sarà energeticamente autonomo con un risparmio di circa 450.000 euro di energia elettrica (rispetto al 2010, anno di presa in gestione) che si tradurrà in maggiori investimenti per i cittadini. Nell’ottica di portare ulteriori benefici alla città di Treviso, soprattutto in chiave sviluppo e tutela ambientale nelle matrici aria, acqua, suolo. Grazie alla collaborazione con l’assessorato alle Politiche Ambientali, verrà infatti realizzato, in 18 mesi, un nuovo polo universitario e di ricerca per i corsi di laurea che si occupano scienze ambientali, chimica e ingegneria idraulica. E sarà un passaggio chiave, visto che gli Atenei – Venezia, Padova, Verona e Politecnico delle Marche su tutti – avranno a disposizione un’area di 300 metri quadrati su due piani, per effettuate studi specifici e portare così nuove risorse nel bacino servito dallo stesso depuratore delle acque.

“Sarà un centro universitario unico, che vedrà gli atenei direttamente impegnati nella ricerca finalizzata allo studio degli impatti ambientali, del miglioramento dell’ecosistema e dei fattori di inquinamento e della loro riduzione - ha spiegato l’assessore alle Politiche Ambientali Alessandro Manera. “In particolar modo, delle matrici, aria, acqua, terra con particolare attenzione ai fiumi Sile, Piave, affluenti e contesti limitrofi. Di fatto, ciò che verrà studiato e sperimentato non uscirà poi dal nostro territorio ma si tradurrà in innovazione per la Città di Treviso. Ringraziamo Alto Trevigiano Servizi per questa importante opera di efficientamento del depuratore. Siamo certi che questa sinergia fra enti, istituzioni e Atenei porterà sviluppo e risorse per il trevigiano”.

“Alto Trevigiano Servizi si conferma attenta alle problematiche ambientali e conferma ancora una volta l’importanza delle collaborazioni con il mondo universitario al fine di poter applicare nei propri impianti le migliori innovazioni disponibili”, ha sottolineato Pierpaolo Florian, amministratore delegato di Ats.

 



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