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24 aprile 2024

Treviso

Nuovo governo, critico il presidente della Provincia Stefano Marcon

"E' frutto della “politica politicante” che guarda a se stessa e non al rispetto della sovranità popolare”, il sindaco Conte:"Un governicchio"

| Isabella Loschi |

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Nuovo governo, critico il presidente della Provincia Stefano Marcon

TREVISO - “Incomprensibile per i cittadini la spregiudicatezza con cui si passa da un’alleanza di Governo, fondata su un difficile accordo di programma, ad una nuova con una forza politica che si è opposta a tutte le scelte finora compiute dal Governo e sostenute convintamente dal Presidente del Consiglio e dal Movimento 5 Stelle. Quello stesso Presidente e quello stesso Movimento che adesso offrono garanzie di discontinuità e di svolta rispetto alle scelte e alle politiche da loro stessi volute e sostenute”.

Così il presidente della Provincia, Stefano Marcon, esprime la sua indignazione sul nuovo governo e l’alleanza tra Movimento 5 stelle e Pd. “Se la politica perde la sintonia con i territori e con i cittadini tradisce se stessa e danneggia le Istituzioni. Lo sappiamo bene, sindaci e amministratori locali, sono chiamati ogni giorno ad assumere decisioni concrete, al servizio dei cittadini, nel difficile compito di conciliare regole, aspettative e ricerca del bene comune. Indubbiamente il rispetto delle regole costituzionali non possono che essere l’unico faro che può orientare le scelte del Presidente della Repubblica, che ha sempre svolto pienamente e correttamente le sue funzioni. Ma la nascita del nuovo Governo, che appare più ispirato dall’obiettivo di fermare la volontà di cambiamento emersa in modo netto dalla volontà popolare in tutte le ultime consultazioni elettorali e specificamente contro il “rischio” della vittoria della Lega, è frutto di quella  “politica politicante”, che guarda a se stessa e alla propria autoconservazione e non al rispetto della sovranità popolare”.

“C’è un tema di fondo che non possiamo trascurare - continua Marcon - la rappresentanza politica del Nord nel Governo del Paese. Le istanze delle categorie economiche e imprenditoriali, l’autonomia differenziata alle tre Regioni, l’attuazione del principio di sussidiarietà e il rafforzamento delle Autonomie Locali, Comuni e Province, le politiche fiscali: se non arrivano presto risposte concrete ed efficaci, il distacco tra Governo e paese reale potrebbe divenire insanabile. La frattura, quando arriva, può avere pesanti conseguenze”.

Sull'incarico conferito a Giuseppe Conte da Mattarella di formare il nuovo governo si è espresso anche il sindaco di Treviso Mario Conte: “Un governicchio”, lo ha definito Conte. “Cosa potrà portare questa unione nata da due forze che fino a ieri si sono insultate, querelate. Oggi magicamente, hanno sentito il profumo della poltrona ed hanno trovato un punto d’incontro e hanno messo in piedi questa corazzata senza arte né parte”. “La cosa è molto preoccupante perché c’è un Paese che aspetta delle risposte e riforme che rimarranno ferme”.

“Ci aspetta un periodo di grande instabilità - aggiunge Conte. “Ma per noi non cambia nulla sotto l’assetto delle richieste. Ci rivolgeremo con puntualità e fermezza al Governo. Indipendentemente da quale sia l’interlocutore continueremo a chiedere quello che ci spetta, in primis sulla questione autonomia”.

 


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