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23 aprile 2024

Treviso

Novemila abitanti tra Santa Bona e San Pelajo: “Il traffico è insostenibile"

Viaggio Ascom tra i quartieri

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Novemila abitanti tra Santa Bona e San Pelajo: “Il traffico è insostenibile

TREVISO - Distano meno di 5 chilometri dal centro storico, collocati verso nord ovest, i quartieri di Santa Bona e San Pelajo rappresentano la periferia più vera ed autentica di Treviso. Ricchi di servizi e commercio, in totale contano oltre 9000 abitanti. Un grosso paese in cui ci sono commercio, scuole, farmacie, con due parrocchie attive e scuole dell’infanzia.

Santa Bona si caratterizza per due grandi vie, la via Santa Bona Nuova e la via Santa Bona Vecchia, ma anche per la presenza del carcere, dell’Hospice- Casa dei Gelsi in via Fossaggera, delle Piscine comunali: il centro sportivo Natatorium ed il Palazzetto dello Sport, fulcro di attrazione per l’intera città.

San Pelajo si distingue per il giusto mix tra attività tradizionali e punti vendita più moderni ed innovativi: pur essendo situato lungo una via ad alta intensità di traffico, attrae residenti, coppie e famiglie. Nei due quartieri, l’atmosfera che si vive è quella dignitosissima di chi crede nel futuro sostenibile ed a portata di cittadino, bambino, adulto o anziano, ma anche qui non mancano i punti critici a partire dal traffico e dalla mancanza di parcheggi.

Francesca Bianchin, titolare della Tabaccheria Zanatta a Santa Bona sottolinea come: “mancano prima di tutto un marciapiede ed un parcheggio. La fermata dell’autobus, in alcune ore con tanti studenti e senza marciapiede, diventa pericolosa. Spero molto che i proprietari tengano al meglio i propri stabili e che permettano così l’apertura di nuovi negozi. La rete di vicinato va incentivata e sostenuta”.

Negozi che continuano a resistere come quello di Tito Spironello, pilastro del commercio del quartiere e titolare dello storico negozio di ferramenta e casalinghi: “abbiamo resistito lavorando, siamo partiti dal basso, la popolazione da medio periferica ormai è diventata semi cittadina, molti si spostano qui a fare le spese”. A San Pelajo, Renato Corò, titolare della notissima trattoria all’Alpino,non nasconde le difficoltà:”Il quartiere è abitato da gente sempre più anziana, la viabilità è un problema perché le macchine sfrecciano troppo velocemente e la strada di San Pelajo è pericolosa. Nonostante tutto, siamo qua da 60 anni, la nostra arma è la famigliarità”.

Un’emergenza quella del traffico sottolineata anche da Laura Zucchello fiduciaria Ascom. “E’ una richiesta di tutta l’imprenditoria commerciale limitrofa ed è necessario il sostegno alla rete del commercio di vicinato”. In sintesi, queste due periferie possono avere tutti i numeri per competere con il lusso dei centri storici ed i prezzi della grande distribuzione organizzata ma – secondo Ascom-Confcommercio Treviso- “è necessario comprenderne a pieno le specificità, accompagnare la crescita dei punti vendita, regolamentare gli affitti, risolvere le criticità viabilistiche e incentivare i proprietari a mantenere bene case e condomini”.

 



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