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13 dicembre 2024

Montebelluna

Nonno Nanni sostiene il progetto “Salta in Bocca”

Alla Camera la presentazione dell’iniziativa che coinvolge scuole e medici pediatri

| Matteo Ceron |

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| Matteo Ceron |

Nonno Nanni sostiene il progetto “Salta in Bocca”

GIAVERA DEL MONTELLO - «Il miglioramento della qualità, la genuinità dei prodotti e il controllo costante della filiera produttiva da sempre caratterizzano l’operato di Nonno Nanni a garanzia dei consumatori. Da oltre 60 anni Latteria Montello produce i formaggi freschi Nonno Nanni con passione e attenzione al rispetto della tradizione. Sono proprio questi valori e il profondo legame con il senso della famiglia che ci hanno spinto ad aderire con convinzione al progetto “Salta in Bocca”». E’ Silvia Lazzarin, responsabile marketing e comunicazione di Latteria Montello, a spiegare le motivazioni che hanno spinto l’azienda trevigiana a sostenere la seconda edizione del progetto “Salta in Bocca”, promosso da Cse-Italia col patrocinio della FIMP- Federazione Italiana Medici Pediatri.

 

L’iniziativa è stata presentata ieri a Roma, presso la Camera dei Deputati, la cui presidenza ha concesso il patrocinio al progetto, così come la presidenza del Senato della Repubblica e il Ministero della Salute. “Salta in Bocca” si rivolge alle scuole primarie italiane e agli studi pediatrici. Si tratta di un progetto didattico- formativo che ha l’obiettivo di educare i bambini e le loro famiglie ad un’alimentazione sana, alla pratica dell’attività fisica e a uno stile di vita corretto, per contrastare il problema crescente dell’obesità e del sovrappeso. L’edizione dello scorso anno ha visto il coinvolgimento di 2.500 classi di scuola elementare e 1.500 studi pediatrici, raggiungendo 62.500 alunni e circa 130 mila genitori.

Per questa edizione “Salta in Bocca” si pone l’obiettivo di raggiungere, oltre ai medici pediatri, 8 mila insegnanti delle scuole primarie di tutta Italia, 100 mila alunni ed i loro genitori. A tutte le scuole aderenti in questa seconda edizione sarà consegnato un kit composto da 11 schede didattico formative, un gioco da tavolo, una locandina per ricordare ai bambini i valori trasmessi dal progetto, 30 cartoline da portare a casa per rendere protagonisti anche i genitori. Un kit analogo sarà consegnato anche ai pediatri. Sono previsti inoltre alcuni concorsi che coinvolgeranno le scolaresche ed i genitori.

 

«Con la partecipazione al progetto “Salta in Bocca”, Latteria Montello vuole contribuire a diffondere la cultura di una sana alimentazione tra i ragazzi e le famiglie», aggiunge Silvia Lazzarin, «Nella nostra realtà stiamo lavorando già da tempo con le scuole. Le porte dello stabilimento di Latteria Montello sono aperte agli studenti per far conoscere alle giovani generazioni il ciclo produttivo dei formaggi freschi: nel 2013 ci hanno fatto visita oltre 600 alunni». Nel kit “Salta in Bocca”, che sarà distribuito nelle scuole e presso gli studi pediatrici, verranno inserite una scheda e una piccola brochure per dare un’indicazione ai genitori dei prodotti (Stracchino, Caprino e Robiola, Formaggini e il nuovo Fresco Spalmabile, lanciato al Cibus 2014 di Parma) che più sono indicati per la crescita dei bambini e incontrano il gusto dei ragazzi.

Ai bambini, oltre che ai loro genitori, si rivolge anche “Nonno Nanni Piccoli Chef”, la App per smartphone scaricabile gratuitamente dall’App Store. E’ un’iniziativa che punta a coinvolgere i più piccoli nella preparazione, insieme ai genitori, di ricette semplici e divertenti. «Siamo convinti che anche il gioco e le nuove tecnologie possano essere uno strumento utile per aiutare i bambini ad approcciarsi con consapevolezza al tema di una corretta alimentazione», conclude Silvia Lazzarin.

 

La partecipazione al progetto “Salta in Bocca” ben si coniuga con l’impegno nel sociale e nella salvaguardia ambientale che è diventato un tratto distintivo di Nonno Nanni. Latteria Montello finanzia da diversi anni la ricerca sulla fibrosi cistica e sostiene progetti a favore delle fasce più deboli e dei ragazzi con disabilità. Latteria Montello ha calcolato inoltre la sua “impronta di carbonio”, ovvero la quantità di anidride carbonica generata lungo la filiera produttiva, e le emissioni sono state compensate con progetti di sostenibilità ambientale.

 



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Matteo Ceron

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