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29 marzo 2024

Treviso

"Non siamo i curatori fallimentari del Veneto"

Zaia presenta la nuova squadra, punta su "giovani, lavoro e autonomia"

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VENEZIA - E' stata presentata oggi la nuova giunta regionale del Veneto. Zaia ha presentato la squadra composta da due assessorati per le province di Vicenza, Verona, Padova e Treviso (compreso il presidente), un assessorato per Venezia e uno per Belluno.

Vicepresidente di giunta è Gianluca Forcolin. Veneziano di Musile di Piave, classe 1968, diplomato all’Istituto professionale per il Commercio, tributarista.

Di Vicenza è invece Elena Donazzon, classe 1972, diplomata al Liceo linguistico. Eletta nel 1994 in Consiglio provinciale a Vicenza, nel 2000 entra in Consiglio regionale.

L'unico trevigiano (oltre a Zaia) è Federico Caner, 41 anni, laureato in Scienze politiche, con master in Gestione degli Enti locali presso l’Università Bocconi di Milano. In Lega dal 1993, dal 1998 al 2008 è consigliere comunale a Treviso. In Consiglio regionale dal 2000, è stato presidente del Gruppo consiliare Liga Veneta Lega Nord dal 2010 al 2015. Nel 2012 è stato vicesegretario federale della Lega Nord; attualmente è responsabile della Liga Veneta per le politiche della sicurezza.

 

Dal Rodigno, Cristiano Corazzari: nato a Ferrara nel 1975, risiede a Stienta (Rovigo). Avvocato dal 2007, è iscritto alla Lega Nord Liga Veneta dal 1992.

Veronese classe 1961 è Luca Coletto: ha conseguito la maturità tecnica. Ha iniziato la sua attività politica nella Lega nel 1995. Dal 2010 è stato assessore alla Sanità all’interno della Giunta regionale del Veneto.

In squadra Gianpaolo Enrico Bottacin, bellunese, classe 1969, si è laureato in ingegneria meccanica all’Università di Padova, lavorando per importanti aziende del settore chimico e dell'occhialeria.

Tra le donne Manuela Lanzarin, Vicentina di Rosà, classe 1971, diplomata alla Scuola superiore interpreti e traduttori, ha lavorato nell’area commerciale estera dell’azienda di famiglia. E’ alla sua prima esperienza in Regione, eletta con la Lista Zaia a Vicenza.

In giunta Roberto Marcato, Padovano di Piombino Dese, classe 1968, promotore finanziario. Iscritto alla Lega dal 1992, nel 2006 è stato Responsabile provinciale Enti locali, e nel 2012 è eletto Segretario provinciale.

Padovano è anche Giuseppe Pan, classe 1962, laureato in Agraria e docente di scuola media superiore. E’ alla sua prima esperienza in Regione del Veneto.

Di Verona è Elisa De Berti classe 1974, laureata in Giurisprudenza nel 2001, ed iscritta all’Albo degli Avvocati di Verona dal 2005. Militante della Lega Nord, nel 2004 è stata eletta consigliere comunale a Isola Rizza, Comune del quale è diventata sindaco nel 2009, poi riconfermata nel 2014. E’ salita alle cronache nazionali di recente come “sindaco anti-tasse”, avendo deliberato la serrata del municipio per tre giorni tra gennaio e febbraio 2015 come protesta contro il Patto di stabilità e i tagli dei trasferimenti da Roma.

Giovani, lavoro e autonomia: le grandi sfide di Zaia

"Traghettare il Veneto da qui al 2020, consolidando le eccellenze della nostra Regione, non gettando mai la spugna di fronte a crisi e avversità, sapendo che la vera sfida da vincere è quella del lavoro, guardando ai giovani come alla nostra principale risorsa e puntando a conquistare quella autonomia che come veneti legittimamente rivendichiamo da tempo".

Sono questi i capisaldi del programma della decima legislatura regionale appena iniziata, illustrati oggi dal presidente Luca Zaia all’assemblea di palazzo Ferro Fini, nel corso della seduta dedicata alla presentazione della nuova Giunta. Dopo aver reso noti e nomi dei dieci assessori e le rispettive competenze, Zaia ha sintetizzato gli elementi cardine dell’attività futura, richiamando il Consiglio ad affrontare con determinazione questa difficile fase storica, “perché – ha detto – non siamo i curatori fallimentari del Veneto”.

 

Per il presidente il lavoro deve essere in cima alle preoccupazioni, sia perché la disoccupazione giovanile è una ferita che brucia, sia per dare risposta ai tanti, ormai non più giovani, che attendono di essere ricollocati. “Su questo fronte, l’esperienza ci insegna – ha sottolineato – che noi possiamo essere decisivi, come è dimostrato dalla vicenda Electrolux, un’azienda che sembrava vicina alla chiusura e che ora è tornata pienamente produttiva”.

 

Zaia ha poi rilevato l’importanza di utilizzare al meglio gli oltre 1.300 milioni di euro di fondi europei disponibili per lo sviluppo della nostra regione nei prossimi anni, per rilanciare la nostra economia e il nostro sistema produttivo. “Le nostre imprese hanno ancora la volontà di rischiare – ha ricordato –, ci chiedono solo di poter lavorare, di non avere uno Stato che le massacra di tasse e invece il nostro residuo fiscale ammonta a ben 21 miliardi di euro. E dobbiamo fare in modo che le banche venete rimangano nel Veneto”.

 

Dopo aver confermato la vocazione produttiva di Marghera (“in quest’area deve svilupparsi la manifattura veneta, non campi da golf”), il presidente si è soffermato sui recenti sviluppi della sentenza della Corte Costituzionale sui referendum in materia di autonomia e indipendenza. “Confermiamo il nostro impegno per procedere in questa direzione – ha detto –. Si è aperto un varco per ottenere l’autonomia, ma anche la prospettiva di andare finalmente a contarci per poi poter dire a Roma che l’attuale situazione non è più accettabile e noi non ce la facciamo più”.

Zaia ha quindi accennato all’obiettivo di consolidare la leadership nazionale del turismo veneto, “la nostra più grande industria – ha evidenziato – che non può essere minata da inaccettabili politiche in tema di immigrazione. Quello che accade non possiamo più considerarlo un’emergenza ma un problema cronico: non si tratta di profughi e rifugiati, ma di gente che va aiutata a casa loro”.

 

Il presidente ha poi orgogliosamente rivendicato l’eccellenza della sanità veneta, per la quale risorse e investimenti non dovranno venir meno (“continueremo a essere i numeri uno”) e in chiusura ha sottolineato la volontà di dedicare particolare attenzione a temi giustamente cari ai cittadini, quelli della trasparenza, della legalità e dell’anticorruzione.

 

Nella replica Zaia ha ringraziato l’opposizione per i toni costruttivi del dibattito: “Una opposizione più forte – ha detto – rende più forte anche una maggioranza. Mi sembra un ottimo inizio di legislatura, abbiamo dato un bel messaggio ai veneti: in Consiglio siedono 51 persone che lavorano per il bene della regione”.

 


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