CONEGLIANO - “Non siamo come i nazisti”: così si difende il candidato alla Camera del Popolo della Famiglia, Lorenzo Damiano, dopo la polemica suscitata dall’annuncio del rogo dei libri gender.

Il leader del Pdf ha voluto chiarire la sua posizione, dopo che il suo partito era stato accostato a quello nazista: Damiano lo scorsa settimana aveva dichiarato di voler bruciare i libri che riportano le teorie gender, sfidando “questi pervertiti e depravati che minano la mente dei bambini”.

La differenza con i nazisti, secondo Damiano, sta nel fatto che questi “bruciavano delle opere che erano la tradizione, la cultura, l’identità di un popolo”, mentre “i libri gender non sono né tradizione, né cultura, né storia né identità”.

Perché – queste le parole del candidato – quelle teorie “sono uno sbaglio della mente umana che mina il sano sviluppo psico-fisico dei più piccoli”.

L’esponente del Pdf ha addirittura rovesciato l’accostamento con i nazisti: “Queste ideologie inculcate nei più giovani e “ricettivi” rendono gli adulti di domani privi di appartenenza, ugualmente senza storia, ugualmente dei numeri privi di identità come facevano in quella Germania. Chi sono, dunque, i nazisti oggi?”

Damiano ha quindi promesso, in caso di elezione, il blocco della vendita dei libri gender sul mercato. Testi, che, secondo il leader, “andrebbero vietati ai minori di 18 anni”.