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20 aprile 2024

Oderzo Motta

"Non si può morire così"

Intervento delle sigle sindacali sulla tragedia avvenuta lunedì mattina alla 3 B di Salgareda. L'azienda ha fermato la produzione

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i rappresentanti sindacali stamattina davanti alla 3B stamattina

SALGAREDA - Schiacciato da un robot. È morto così, poco dopo le 6 di questa mattina, lunedì 27 agosto, Shpejtim Gashi (nel riquadro), dipendente della 3B di Salgareda, azienda leader nella produzione di pannelli di legno.

44 anni, sposato, con tre figli, di origini kosovare e residenza a Ponte di Piave, Gashi era un operaio specializzato, capomacchina, con 20 anni di esperienza in azienda. L’incidente è avvenuto a inizio turno, poco dopo le 6. Rsu, organizzazioni sindacali e direzione aziendale si sono riunite nel corso della mattinata e hanno concordato di sospendere l’attività della 3B per tutta la giornata.

“Non si può morire così, nel primo giorno di lavoro al rientro dalle ferie - affermano Marco Potente e Mauro Visentin, segretari generali rispettivamente di Filca Cisl Belluno Treviso e Fillea Cgil Treviso -. Siamo vicini alla famiglia del lavoratore e a tutti i suoi colleghi, sconvolti per quanto accaduto. Gashi era un lavoratore esperto, che conosceva bene la macchina su cui lavorava. Da una prima ricostruzione, è emerso che si trovava in una zona interdetta, ma saranno gli organi ispettivi e la Magistratura ad accertare la precisa dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità. Noi, come organizzazioni sindacali, rilanciamo con forza la necessità della formazione continua dei lavoratori sulle tematiche inerenti la sicurezza, perché può succedere che l’esperienza porti ad un abbassamento dei livelli di attenzione e della percezione del rischio, soprattutto se si svolge un’attività da tanti anni e non è mai accaduto nulla”.

Allo stesso tempo, le organizzazioni sindacali ricordano che “3B è un’azienda in cui si lavora e si produce molto, con doppi turni e straordinari, per la necessità di far fronte ai tanti ordini e alla velocità di consegna”. “Agli operai è stato richiesto un importante impegno in termini di ore lavorative - sottolineano Potente e Visentin -, per questo all’inizio dell’anno abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione dei lavoratori sulla sicurezza e l’importanza dell’attenzione, organizzando un’assemblea ad hoc, chiedendo ai dipendenti di denunciare situazioni di rischio, di prestare maggiore attenzione durante lo svolgimento del lavoro e spingendo l’azienda ad introdurre turnazioni di lavoro più leggere”.

Immediata anche la segnalazione dell'azienda: "Con profondo dolore 3B e la famiglia Bergamo confermano che questa mattina nella propria sede di Salgaredasi è verificato un incidente mortale che ha coinvolto il nostro dipendente, Shpejtim Gashi. Sono in corso da parte delle autorità competenti e dell'azienda le indagini per ricostruire le cause del tragico evento e per determinare i motivi dell'incidente.

Sul posto sono intervenuti immediatamente il 118, i carabinieri e le autorità competenti. L'azienda assicura massima collaborazione agli organi ispettivi e alla magistratura per accertare le cause di questo infortunio.

3B è impegnata nell'assicurare condizioni di sicurezza in azienda anche oltre il rispetto delle norma di legge e questo grave incidente, al di là dell'accertamento delle responsabilità, rende ancora più stringente continuare questo impegno, da parte dell'azienda e di tutti i suoi collaboratori.

I vertici aziendali, in segno di lutto, anche in accordo con le RSU e le organizzazioni sindacali che sono già state incontrate, hanno interrotto le attività per la giornata di oggi. L'intera azienda esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia del Sig. Shpejtim Gashi e a tutti i suoi cari".

Sulla qquestione interviene anche la politica. "L'ennesima tragedia sul lavoro a Salgareda non può avvenire nel silenzio e nell'indifferenza delle istituzioni.

Il ministro Di Maio, lo scorso giugno, in un'informativa in Parlamento annunciava il potenziamento dei controlli nei luoghi di lavoro e l'assunzione di 1000 ispettori per potenziare la vigilanza. Dov'è finito il treno delle promesse?".

Lo chiede il senatore Antonio De Poli (Udc) intervenendo sull'incidente.

"Nella stessa azienda, 11 anni fa, con una dinamica simile era morta sul lavoro una giovane operaia veneziana. Ci auguriamo che il lavoro degli inquirenti porti a individuare eventuali responsabilità ma soprattutto chiediamo a questo Governo che si è impegnato in Parlamento a non parlare di cultura della sicurezza del lavoro ma a realizzarla con fatti concreti.

E' una battaglia che non ha colori politici perché riguarda i lavoratori", conclude De Poli.

 

Stamattina la tragedia a Salgareda
 

 


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