SVILUPPO RURALE: ZAIA AL PRIMO CONVEGNO INTERNAZIONALE DELLA RETE RURALE
Oggi la chiusura dei lavori a Villa Loredan Gasparini di Venegazzù
Treviso - “Se non c’è agricoltura non c’è sviluppo rurale. E se manca l’agricoltore, nessuno può sostituirsi a lui per difendere il territorio o per realizzare qualsiasi tipo di politica ambientale”. Queste parole del ministro Luca Zaia hanno siglato ieri la prima giornata di lavori del convegno internazionale “Le nuove sfide dello sviluppo rurale in Italia fra Health Check e riforma del bilancio UE”, in corso a Villa Loredan Gasparini, a Venegazzù.
Un convegno che rappresenta “un grande momento di dialogo e confronto - ha commentato Zaia che, esaltando e valorizzando le differenze, ci consentirà di far maturare efficacemente le nostre idee per uno sviluppo ecosostenibile dei territori e per una migliore gestione delle risorse rurali del Paese”.
Oggi sarà il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestalia chiudere i lavori del meeting che ha portato nella provincia trevigiana, insieme alle autorità locali e ai rappresentanti di Regioni e Province, i delegati di 13 Paesi: Austria, Polonia, Lituania, Serbia, Romania, Repubblica Ceca, Grecia, Estonia, Cipro, Slovenia, Francia, Spagna e Germania. Con l’avvio dei lavori del convegno è stato anche presentato il portale www.reterurale.it, dove sarà possibile trovare materiale e dati diffusi durante il meeting.
“Da veneto – ha detto Zaia - sono particolarmente orgoglioso che sia la mia Regione ad accogliere un confronto così importante per il nostro futuro: il seminario di Treviso rappresenta il primo importante momento di sintesi nel dibattito sulla riforma della Politica Agricola Comune, un trampolino di lancio per la Rete italiana sullo sviluppo rurale, strumento di concertazione che ci consentirà una più efficace legittimazione della PAC agli occhi di tutti i cittadini - contribuenti".
"Il lavoro cominciato qui a Treviso - ha concluso il ministro trevigiano - ci aiuterà a modellare la PAC sulle esigenze e le criticità dell’agricoltura di oggi e, dunque, a garantire competitività alle imprese”.