IL "BANCOMAT" DEL BERE
Due giovani imprenditori di Ponte della Priula informatizzano le bevute del sabato sera. Il progetto è appena stato presentato ai baristi
| Emanuela Da Ros |
Susegana - Una tessera con le bollicine e la banda magnetica. L’idea semplice, ma funzionale, è venuta a due ragazzi di Ponte della Priula, Alessandro Rossi e Daniele Scanferla. I due ragazzi – frequentando i locali della provincia – hanno visto che molti locali hanno in adozione delle tessere cartacee dove, con un pennarello o un foro, vengono segnate le consumazioni dei clienti. I due giovani, titolari di una società che si chiama Officine tecnologiche (la sede è a Susegana), hanno pensato di sostituire la tessera cartacea con una “drink card elettronica”.
“Il sistema della tessera tradizionale – spiega Daniele Scafarla – non permette di avere un report dettagliato sulle consumazioni più gettonate, sull’orario di maggiore affluenza, sulle richieste inconsuete. La drink card elettronica consente invece al titolare del locale di monitorare il “banco” e le relative consumazioni, agevolandolo anche nel rifornimento di magazzino.”
Ma – abbiamo chiesto a Daniele – il nuovo sistema è costoso?
“Tessere e lettori vengono dati a noleggio. Quindi la spesa per il gestore non è eccessiva. Il vantaggio è di informatizzare il lavoro.”
Le tessere elettroniche vengono consegnate ai clienti all’ingresso del locale e da questi riconsegnate a fine serata.
Ma, in questo modo, sono controllate le consumazioni individuali?
“Assolutamente no. La tessera non è nominale. A meno che non la conceda un club privato. Ma nemmeno in questo caso, sulla tessera, resta traccia dei drink bevuti. Informatizzare non vuol dire radiografare abitudini e consumi. E’ solo un modo più semplice per organizzare il lavoro del barista.”
Il progetto della drink card è stato messo a punto sei mesi fa dopo una gestazione di anni. I due ragazzi, Daniele e Alessandro, frequentando locali qualche consumazione la facevano sì, ma shakeravano anche delle idee…Auguriamo loro che piacciano, almeno quanto uno spritz fatto ad arte.
Emanuela Da Ros
Andrea Armellin
Sopra: la presentazione della drink card elettronica - In alto: il lettore per la tessera magnetica