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13 dicembre 2024

Treviso

IL SOTTOPASSO DELLE POLEMICHE

Viale Brigata Marche, tir s'incastra nel sottopasso e si dà alla fuga

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Treviso – Otto mesi di ritardo per un sottopasso progettualmente inadeguato. La vecchia accusa lanciata dalle minoranze consiliari alla giunta comunale trova conferma nell’incidente – il primo dall’inaugurazione – avvenuto alle 8 di questa mattina nel sottopasso di viale Brigata Marche.

Un tir evidentemente troppo alto (il sottopasso dal lato di Treviso arriva appena a 3 metri e 53), ha grattato il tetto contro il soffitto del manufatto, per poi darsi alla fuga. Inseguito dai vigili, è stato bloccato, portato in carrozzeria e multato.

Sull’altezza “irrisoria” del nuovo sottopasso consegnato alla cittadinanza lo scorso luglio dopo 8 mesi di ritardo, era stata anche presentata un’interrogazione consiliare: da lì i nuovi mezzi dei pompieri e gli autocarri non riescono a passare.

Il boato ha svegliato i residenti di Santa Maria del Rovere alle 8 di questa mattina. Un camion bulgaro transitava da Carbonera in direzione Treviso. Arrivato all’altezza del sottopasso di viale Brigata Marche, l’autista, nonostante i cartelli che segnalano l’altezza ridotta, ha proseguito la marcia. Forse non ha saputo interpretare i segnali stradali, oppure ha pensato di passare lo stesso, pur sforando di qualche centimetro. Sta di fatto che è accaduto l’inevitabile.

Il tetto del camion ha grattato il sottopasso e si è sfondato. Il camionista, classe 1972, invece che fermare la corsa, ha premuto sull’acceleratore. Il rumore è stato tale da allarmare i passanti, che immediatamente hanno chiamato i vigili. Una pattuglia era in zona, e una volta avvistato il tir con la targa bulgara, è scattato l’inseguimento, terminato con il blocco del mezzo – portato in una carrozzeria di viale Vittorio Veneto – e una multa.

Nessun ferito, per fortuna, ma per molti l’incidente di ieri era annunciato, ed è destinato ad essere solo il primo di una lunga serie. Per le minoranze, il sottopasso delle polemiche che tanto s’è fatto attendere (di 8 mesi il ritardo accumulato dall’impresa) è nato progettualmente inadeguato, perchè troppo basso. D’altronde – si difende il Comune – alzarlo in fase di ristrutturazione era impossibile, perchè o si alzava la ferrovia, o si abbassava la strada, espropriando di metri di giardino i residenti.

“Purtroppo – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Basso – se ci sono imbecilli che guidano, l’unico rimedio è inasprire le sanzioni, così non ci provano neanche a passare”.

 

In foto: Il sottopasso "incriminato" (Foto Oggi Treviso)

 


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