AL VIA IL PIANO STRATEGICO PER LA RISERVA DEL PROSECCO
Manzato: "Il Veneto difenderà in tutto il mondo il suo prodotto di punta"
Venezia - Inizia la crociata del Prosecco DOC: Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno dato formalmente il via al percorso per tutelare in Italia e nel mondo il nome del Prosecco.
La Giunta regionale veneta ha appena approvato uno specifico Piano Strategico per difendere dalle banalizzazioni e dalle imitazioni il vino Prosecco, spumante e frizzante, e i produttori che ne coltivano le uve. Proposto dal vicepresidente della Regione, Franco Manzato, d’intesa con Galan, il piano prevede la riserva del nome Prosecco al prodotto ottenuto nel territorio dove questa varietà si è storicamente consolidata e affermata.
Il piano è accompagnato dalla domanda di riconoscimento di una nuova DOC che faccia riferimento alla località Prosecco, in provincia di Trieste, con l’obiettivo finale di veder riconosciuta a livello internazionale, nell’ambito del pacchetto di accordi WTO, la tutela del Prosecco come termine geografico, così come è avvenuto per il Tocai. Oggi il Prosecco è designato con le Denominazioni d’Origine Controllata “Conegliano – Valdobbiadene” e “Montello e Colli Asolani” e con le Indicazioni Geografiche Tipiche “Colli Trevigiani”, “Marca Trevigiana”, “Veneto”, “Conselvano”, “Delle Venezie”. La produzione totale si aggira attorno al milione 400 mila ettolitri, dei quali il 35% a DOC e il 65% IGT, per la quasi totalità frizzante o spumante, con un orizzonte di mercato che vede andare all’estero il 30% del Prosecco a Denominazione d’Origine e il 52 % di quello a Indicazione geografica.
“Il Prosecco è oggi un’eccellenza del Veneto – sottolinea il presidente veneto Galan – un vino di tendenza del quale è previsto un trend di crescita a livello nazionale e internazionale. Ovvio che questo vino, tutto del Nord Est, faccia gola a molti anche in altri Paesi del mondo, che possono far leva sull’utilizzo del nome Prosecco perché così si chiama oggi il vitigno dal quale si ottiene”.
"Il comparto Prosecco – ricorda dal canto suo Manzato – interessa il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, anche se si sostanzia principalmente come vino trevigiano: dei circa 12 mila ettari coltivati nel Nord Est, 10.350 sono in provincia di Treviso. La Regione del Veneto ha pure riconosciuto come Distretto l’area di Produzione del Prosecco Conegliano Valdobbiadene. Distretto che significa 2.800 aziende agricole, 460 cantine di vinificazione, 153 case spumantistiche, 1.500 addetti al settore enologico e 250 enologi, motori dell’innovazione e del successo di questo prodotto”.
Per individuare il percorso per la tutela del Prosecco si era costituito un gruppo di lavoro ancora nel 2006, mentre le Regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia si sono incontrate nel luglio scorso, condividendo gli obiettivi del percorso comune di protezione e valorizzazione della tradizionalità e dell’identità territoriale del Prosecco.