CHIESTO LO SCONTO DI PENA PER I RAPITORI DELLA CINESINA DI VEDELAGO
Uno di loro potrebbe essere dichiarato incapace di intendere e di volere
Vedelago – Richiesto il rito abbreviato. I legali dei tre cinesi arrestati a dicembre dello scorso anno per aver rapito una 14enne figlia di connazionali di Vedelago puntano ad ottenere lo sconto di pena per i loro assistiti.
Il reato di cui sono accusati è sequestro di persona a scopo di estorsione: la ragazzina, rapita ad una fermata dell’autobus poco distante da casa, era stata tenuta segregata – legata e impagliata - in un appartamento di Milano per alcuni giorni; era stata liberata grazie ad un blitz dei carabinieri.
Avevano richiesto ai genitori della connazionale, titolari di un’azienda nel settore della carta, un riscatto di 500 mila euro. Gli imputati, Pang Wen Yao, Ho Yong Yang, Hu Cong Po, potrebbero ottenere una riduzione di un terzo della pena. Gli avvocati hanno presentato ieri la loro richiesta al giudice dell’udienza preliminare di Venezia Daniela Defazio.
Udienza che è stata rinviata al 2 dicembre prossimo. Per uno dei tre cinesi, Pang Wen Yao, 30 anni, si profila anche l’ipotesi di essere sottoposto a perizia psichiatrica e dichiarato incapace di intendere e di volere. Ieri non si è presentato in aula in quanto è stato definito intrasportabile dal carcere in cui si trova.