MULTE AI BAR FRACASSONI, GENTILINI ATTACCA I “SUOI” VIGILI
Il vicesindaco di Treviso: "Le leggi vanno applicate con giudizio"
Treviso – “Le leggi vanno applicate cum iudicio, pretendo che qualcuno adoperi anche un po’ di fosforo”. Il vicesindaco di Treviso Giancarlo Gentilini striglia i “suoi” vigili per le multe di due settimane fa ai bar della movida del centro storico.
Una ventina di locali controllati, dieci sanzioni appioppate ai bar che movimentano il centro cittadino: dai Due Piani ai Soffioni, fino al Signore & Signori, nel cuore della città. Nel mirino soprattutto la musica troppo alta e il mancato rispetto dell’orario di chiusura dei plateatici.
I gestori, infuriati per “l’eccessivo rigore della polizia locale”, sono stati criticati dal loro rappresentante di categoria Franco Zoppè, presidente della Federazione pubblici esercizi. “Sapevano dei controlli – spiega Zoppè - ma non hanno rispettato le regole. Così non si fa”.
A difendere gli esercenti, è stato invece Gentilini, che nei giorni scorsi, invece di lodare il lavoro dei suoi vigili, ha annunciato il “perdono” e persino l’eliminazione delle multe. “Nessun terrorismo fiscale contro i bar”.
Una presa di posizione che ha creato scompiglio fra gli agenti della polizia locale trevigiana, che lunedì si sono riuniti in assemblea sindacale. “La polizia locale – si legge nella nota votata all’unanimità dall’assemblea - applica le leggi e i regolamenti comunali con correttezza e professionalità, sempre al servizio della cittadinanza. Nel caso specifico si è intervenuti nell’ambito dell’attività istituzionale di controllo e su reiterate richieste dei cittadini».
Ma la replica del vicesindaco non lascia margine a dubbi: “Tutte le leggi vanno applicate cum iudicio, - afferma Gentilini - pretendo che qualcuno adoperi anche un po’ di fosforo. Non siamo dei terroristi, non sono d’accordo col multare gli ambienti che stanno aperti un quarto d’ora in più in piazza dei Signori”.