CANI ZOZZONI A VITTORIO VENETO SPORCANO LE AIUOLE COMUNALI
Scottà: “Più educazione, altrimenti non tagliamo più l’erba”
Vittorio Veneto. Amanti dei cani poco amanti della pulizia a Vittorio Veneto. A causa dello scarso rispetto dei padroni per il suolo pubblico, le feci dei cani ammorbano le aree verdi e le aiuole comunali provocando le accese proteste degli operatori agricoli della pulizia e dello sfalcio.
“Le aiuole sono un letamaio e provocano grandi disagi per il lavoro”, avvertono, infatti, gli operatori che si occupano del verde cittadino. Gli escrementi lasciati dai cani insozzano diverse aiuole e aree verdi, soprattutto lungo i marciapiedi, in particolare nel tratto di via Galilei e via Nannetti. Uno spettacolo indegno per gli operatori agricoli della Coldiretti che dedicano parte del loro tempo per lo sfalcio dell’erba lungo le strade cittadine. In queste condizioni lo sfalcio dell’erba con i rasaerba e decespugliatori a motore diventa micidiale, a causa degli schizzi maleodoranti delle deiezioni lasciate tra l’erba. Tute e attrezzature da lavoro alla fine diventano inutilizzabili se non dopo una robusta “sterilizzazione”.
La protesta degli operatori della Coldiretti è arrivata dritta al sindaco Scottà, che l'ha presa a cuora. “Si tratta di nostri cittadini incaricati - commenta il primo cittadino di Vittorio - non si meritano di lavorare in queste condizioni. C’è ancora qualcuno che, a dispetto dell’ordinanza che obbliga i possessori dei cani ad essere muniti di apposita paletta e sacchetto, se ne frega bellamente e scredita anche coloro che si comportano correttamente"
Il sindaco ha quindi dato incarico al comando della Polizia Locale di controllare più spesso e sanzionare i possessori scorretti di cani, oltre a continuare nella verifica dei microchips che già prosegue da tempo nella città. "Dispiace essere duri - aggiunge Scottà - ma se non cresce il senso civico, o non si agisce in questo modo, l’alternativa è lasciare incolte le aree verde e lasciar crescere l’erba”.