Treviso - Il giudice lo ha rilasciato ritenendolo non socialmente pericoloso. Secondo il neo questore Carmine Damiano e il prefetto Vittorio Capocelli era, invece, “incompatibile con la civile e sicura convivenza” e per questo destinato all’espulsione. Grzegorz Biskup di 22 anni, un cittadino polacco pregiudicato, è, invece, appena uscito dal carcere di Santa Bona.

A soli 22 anni il giovane è risultato colpevole di sette furti commessi in dieci mesi; ha inoltre accumulato quattro condanne e tre precedenti di polizia. L’ultima volta sono scattate le manette dopo aver svaligiato «su commissione» un negozio in un centro commerciale a Mareno di Piave e aver patteggiato una pena a nove mesi.

Il suo curriculum criminale aveva convinto il Capocelli e Damiano a emettere nei confronti del polacco un «provvedimento immediato di allontanamento dal territorio nazionale». Per loro il ragazzo, nonostante faccia parte della Comunità Europea (ambito in cui è consentita la libera circolazione), è da considerarsi «pericoloso» e dunque andava espulso. Il provvedimento amministrativo firmato da Capocelli e Damiano, per essere valido, deve però essere convalidato da un giudice. Così non è avvenuto.

Ieri la decisione del giudice Francesco Giuliano ha sorpreso tutti. Giuliano, quando si è trovato davanti il provvedimento, non ha ritenuto giusto convalidarlo in quanto ha ritenuto il ragazzo polacco non «pericoloso socialmente», condizione indispensabile per limitare la circolazione di uomini comunitari. Il pregiudicato avrebbe si sommesso reati contro il patrimonio (i furti), ma non contro la persona, tali pertanto da giustificare un provvedimento così definitivo. Insomma il giudice non avrebbe fatto altro che applicare la legge.