Castelfranco – L’hanno fatta uscire di casa staccando la corrente del suo appartamento, le hanno quindi puntato contro una pistola, si sono fatti consegnare 3mila euro in contanti, oltre ad un orologio di valore, poi l’hanno narcotizzata appoggiandole un fazzoletto sulla bocca. Quando si è svegliata i ladri erano spariti insieme ad un bottino di 10mila euro.

È successo domenica sera intorno alle 21,30, in un appartamento di via Bastia Vecchia, vicino a piazza Giorgione, dove Nadia Fossaluzza, 41 anni, separata, lei la vittima, vive insieme alla figlia 13enne, in quel momento fuori insieme al padre. Quindi, via la corrente, lei scende sul pianerottolo dove si trovano i contatori, trova i rapinatori, rientrano in casa, si fanno consegnare i contanti e l’orologio di valore, quindi la narcotizzano, arraffano pure dei gioielli e spariscono.

La donna si è svegliata dopo l’1 di notte. Ha chiamato i carabinieri e ha riferito che i malviventi, due uomini dal volto coperto, avevano uno spiccato accento veneto. I carabinieri hanno predisposto dei posti di blocco nella zona, ma evidentemente l’allarme era stato dato troppo tardi: nessuna traccia dei rapinatori.

Ora, oltre alla paura terrificante che probabilmente la donna continua a provare ancora adesso, rimangono degli interrogativi cruciali: conoscevano la donna? Sapevano già che in casa avrebbero trovato quello che cercavano? Conoscevano il condominio? C’erano già stati prima? Come facevano a sapere quale fosse il suo contatore?