INCIDENTE SUL LAVORO, 5 INDAGATI PER OMICIDIO COLPOSO
Fra questi anche due dipendenti della Benetton
Villorba – Iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo cinque persone, di cui due dipendenti della Benetton. Il provvedimento è stato preso in relazione alla morte di un operaio romeno, lo scorso 12 aprile, all’interno dello stabilimento Benetton di Castrette di Villorba dal pm Giovanni Cicero. Il 22enne Benjamin Florian Coste, dipendente di una ditta con sede nel Milanese, era precipitato al suolo da una «serranda di sovrapressione» posta alla sommità della copertura, precipitando da un’altezza di diversi metri e morendo poco dopo all’ospedale di Treviso. Il giovane stava completando alcuni interventi sui sistemi antincendio. Subito scattò la denuncia dello Spisal alla Procura per cinque persone: due della Benetton, due della ditta appaltatrice (la Scame) e una della ditta subappaltatrice (la Coimpe Tecnolabor, presso cui lavorava l’operaio rumeno). Dalle indagini iniziate subito dopo l’incidente era emerso che quella zona dello stabilimento era specificatamente interdetta al personale. Gli operai, infatti, non sarebbero stati a conoscenza del divieto di attraversamento dell’area. A chi sia addebitabile questo non è ancora certo. Secondo i dati emersi dalle indagini dello Spisal, l’incidente mortale non sarebbe da imputare a una negligenza del dipendente.
Quindi la Procura ha deciso aprire un’inchiesta per il reato di omicidio colposo per verificare a chi vadano attribuite le responsabilità. Secondo gli inquirenti l’area del magazzino in cui Beniamin Costel Florin si era recato per svolgere il suo lavoro, non era esplicitamente interdetta al personale, né sarebbe stato comunicata loro l’impraticabilità dell’area. L’operaio aveva attraversato una passerella posta a 20 metri di altezza, all’interno del magazzino robotizzato di Castrette, ma cadendo era finito sopra due griglie mobili di alluminio, un sistema per l’evacuazione dei fumi, che non avevano sopportato il suo peso.