Castelfranco - Nomi come Leonardo, Raffaello, Carpaccio, Lorenzo Lotto, Palma il Vecchio, Albrecht Durer, oltre ad ovviamente lo stesso Giorgione, per il quinto centenario dalla sua morte. A Castelfranco dovrebbero essere in mostra una decina di opere di Giorgione (tante vista la scarsa produzione dal punto di vista quantitativo) e poi, appunto, opere degli altrettanto grandi artisti della sua epoca citati.

E non sono che alcuni. Il programma relativo alle iniziative giorgionesche del 2010 è stato oggetto di discussione durante la seduta del consiglio comunale dell’altra sera. Tra i banchi dei consiglieri è girato un plico contenente un programma di massima, in cui appunto si elencavano le opere che il comitato scientifico al lavoro per l’organizzazione della mostra ha messo in lista tra quelle che potrebbero essere portate a Castelfranco.

Otto le opere di Giorgione che la potrebbero comporre, oltre alla Pala e al Fregio: “Omaggio a Saturno” – Londra, National Gallery; “La prova di Mosè” – Firenze, Galleria degli Uffizi; “Il giudizio di Salomone” – Firenze, Galleria degli Uffizi; “Madonna col Bambino” – San Pietroburgo, Ermitage; “Madonna col Bambino” – Oxford, Ashmolean Museum; “Ritratto di guerriero” – Vienna, Kunsthitorisches Museum; “Doppio Ritratto” – Roma, Palazzo Venezia; “Veduta di Montagnana” – Rotterdam, Museum Boymans Van Beuningen.

Tra le altre è il caso di citare “Santa Caterina di Alessandria” di Raffaello - Urbino, Galleria Nazionale delle Marche, “Cristo porta croce”, di Leonardo – Venezia, Gallerie dell'Accademia, “Ritratto di giovane” di Lorenzo Lotto - Bergamo, Accademia Carrara.

Per le iniziative giorgionesche dovrebbero essere a disposizione dell’organizzazione circa 2 milioni di euro, tra finanziamenti regionali, ministeriali, comunali, sponsor ed ingressi.

“Mi auguro che il finanziamento non sia solo una dichiarazione d’intenti – ha detto il consigliere Sebastiano Sartoretto (PD) -. Mi ricordo il quinto anniversario dalla nascita di Giorgione: c’erano parecchie riproduzioni. È imprescindibile che ci siano opere autentiche perché la mostra abbia successo, altrimenti non si giustifica la spesa”.

In vista dell’anniversario sono previsti anche interventi di carattere strutturale in centro storico, come il restauro di piazzetta XXIV Maggio, dove c’è in progetto l’eliminazione della storica scalinata in marmo. In consiglio sul caso è rinfocolata la polemica. “Non è ammissibile un progetto del genere – ha detto Giovanni Squizzato (Lega) -. Il giorno che inizieranno i lavori farò l’uomo sandwich in piazza”.