Conegliano - Ieri mattina è stato presentato in Municipio il piano per la "raccolta differenziata spinta" che partirà da gennaio 2008. Il cambiamento più importante per le famiglie della Città riguarda l'umido: non ci saranno più i raccoglitori stradali ma verrà raccolto a domicilio. Non ci saranno più le campane della carta ma resterà quella del vetro. Plastica e lattine e carta saranno raccolti a domicilio con sacchetti appositi. Il nuovo sistema sarà illustrato nei 7 incontri serali che si terranno nei quartieri della città nel mese di giugno.

"Si tratta di un grande passo avanti per l'ambiente in cui viviamo e per una città più pulita, infatti ad oggi il problema maggiore è rappresentato dai rifiuti lasciati fuori dalle campane e da una non buona qualità del rifiuto differenziato - ha spiegato il sindaco, Alberto Maniero - abbiamo presentato insieme al nuovo servizio anche un "manifesto" al quale chiediamo a tutti di aderire, famiglie e attività economiche, scuole e associazioni, con una loro iniziativa che vada nella direzione delle buone prassi per l'ambiente e per la riduzione nella produzione di rifiuti".

"Abbiamo fatto in modo che non vi fossero aumenti se non quelli di due o tre euro per l'adeguamento Istat. Si tratta di un risultato importante se consideriamo che ogni anno il costo per lo smaltimento dei rifiuti aumenta del 8-9% - spiega l'assessore all'ambiente, Claudio Toppan - nel bilancio 2009 abbiamo inserito una cifra consistente, circa 50mila euro, per istituire un servizio di vigilanza ecologica e in aggiunta uno di telecamere mobili onde evitare che le poche campane del vetro distribuite sul territorio diventino ricettacolo degli eco-furbi. Se ci sarà un maggiore rispetto delle regole e tutti sapranno essere virtuosi, ci sarà un effettiva riduzione dei costi". Resta infatti vivo il tema dello smaltimento.

"L'introduzione della raccolta differenziata spinta ha delle inevitabili difficoltà tecniche per le quali sarà indispensabile la fattiva collaborazione dei cittadini, che auspico vengano numerosi agli incontri di quartiere, ma serve a migliorare non solo la qualità del servizio ma anche a tenere più pulita la città e induce a produrre meno rifiuti - ha commentato il presidente di Savno, Riccardo Szumski - tuttavia non è possibile fare previsioni di riduzione di costi futuri quando si deve per lo smaltimento fare riferimento a siti molto distanti da noi. Paghiamo 170 euro a tonnellata per il secco non riciclabile e i costi sono destinati a salire. Se come ha detto l'assessore verranno sposate subito le buone prassi e si potranno ridurre servizi aggiuntivi come quello di spazzamento delle piazzole ecologiche, allora si ci saranno dei benefici anche economici, insieme a quelli ambientali a cui guardiamo per la sostenibilità del nostro modo di vivere".