Pieve di Soligo. Firmato l'accordo di pianificazione che porterà a definire il PATI «del Quartier del Piave». Ieri nella sede della giunta regionale si sono riuniti per siglarlo Regione del Veneto, Provincia di Treviso e i Comuni di Pieve di Soligo, Farra, Moriago, Refrontolo, Sernaglia e Vidor. L'accordo segna l’avvio di un cammino di copianificazione che disegnerà il futuro territoriale di un'area di circa 95 chilometri quadrati, dove vivono quasi 30.000 persone.

L’Area sulla quale si concentrerà la copianificazione comprende diversi luoghi di particolare pregio ambientale e paesaggistico: dalla zona denominata «Palù», derivante da una grande opera di bonifica idraulico economica realizzata dai Benedettini nell’XI secolo, a quella delle Fontane Bianche, zona umida generata da polle e risorgive alimentate dalle acque di falda di un bacino imbrifero indipendente dal Piave.

Sotto tutela anche i numerosi ritrovamenti archeologici effettuati nella zona, che testimoniano l’esistenza di insediamenti antropici già dalla preistoria e le sanguinose battaglie del Piave del 1918.

Sul piano delle infrastrutture e della viabilità, lo sviluppo resterà determinato dalle caratteristiche del territorio: le «barriere naturali» che circondano il «catino» del Quartier del Piave lasciano libere due vie di ingresso-uscita di rilevante importanza: una ad ovest verso Montebelluna dal ponte di Vidor, ed una a est verso Conegliano, cui si affianca a sud-est un collegamento verso Treviso. Su questi ambiti in particolare si concentrerà l'attenzione dei sei comuni, provincia e Regione.