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29 marzo 2024

Treviso

CANDIDATI AL PARLAMENTO A CONFRONTO CON LA CIA

Rubinato (Pd), Dozzo (Lega Nord) e Sperandio (Sinistra Arcobaleno) incontrano gli agricoltori

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

Treviso - Gli agricoltori della Cia di Treviso interrogano i candidati alle elezioni politiche e presentano un documento di proposte concrete per risolvere gli intoppi burocratici e i problemi che ogni giorno ostacolano il lavoro in agricoltura. All’appelo hanno risposto Simonetta Rubinato (Partito Democratico), Giampaolo Dozzo (Lega Nord) e Gino Sperandio (Sinistra Arcobaleno) che mercoledì sera all’hotel Maggior Consiglio si sono confrontati con gli operatori del comparto agricolo, sui quali la Confederazione italiana agricoltori di Treviso ha voluto aprire un tavolo di discussione alla vigilia delle elezioni.

Un tema molto sentito dagli imprenditori agricoli è il tema dei rifiuti speciali prodotti, trattato dal testo unico sull’ambiente che ha impedito il trasportare rifiuti pericolosi da parte dei produttori sprovvisti dell’iscrizione al registro nazionale dei trasportatori di rifiuti. Per contrastare il lavoro nero e a favore della produttività delle imprese, gli agricoltori della Cia chiedono invece un diverso approccio alle problematiche del lavoro in agricoltura, più semplificazioni nelle assunzioni e maglie più elastiche per i lavoratori pensionati.

Ai politici intervenuti al dibattito la Confederazione italiana agricoltori di Treviso ha ribadito l’urgenza di rivedere il decreto maxisanzioni a carico delle imprese agricole nelle quali venga rilevata la sola presenza di manodopera stagionale, allo scopo di combattere l’evasione fiscale non soltanto con le maximulte. In merito, poi, ai costi di produzione, la Cia Treviso chiede di togliere l’accisa, la tassa sui carburanti agricoli fino a quando il prezzo del greggio non rientra a livelli accettabili. Gli agricoltori fanno presente che il prezzo del gasolio negli ultimi tre anni è aumentato del 95%.

Un’altra questione che sta creando non poche difficoltà alle imprese zootecniche trevigiane è la direttiva nitrati entrata in vigore all’inizio del 2008 che ha reso più difficile reperire i terreni necessari allo smaltimento. E per chi sofistica e altera gli alimenti con sostanze tossiche la Cia chiede maggiore repressione nella lotta alle frodi: chi utilizza sostanze dannose alla salute deve essere perseguitato penalmente. Tra le priorità, viene chiesta ai politici che ci governeranno da Roma, maggiore promozione e sostegno dei servizi per l’export dei prodotti trevigiani.

Il 98% del radicchio rosso di Treviso viene consumato in Veneto e molti altri prodotti varcano la soglia dei confini della nostra regione solo per piccole quote della produzione complessiva.Nell’elenco delle priorità la Cia sottolinea l’urgenza di puntare alla difesa del territorio rurale dopo il saccheggio subito negli ultimi decenni, non ultima la proposta di indicare sotto i cartelli dell’inizio geografico di alcuni comuni, frazioni, borghi e località l’insegna “Territorio agricolo”.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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