Treviso – Parcheggio di piazza della Vittoria, il decreto Bersani “annulla” il contratto di concessione e gestione stipulato fra Comune di Treviso e l’associazione temporanea di imprese formata da Actt, Parcheggi Italia e Carron. Sono queste le conclusioni tratte dalla perizia legale commissionata dalla lista civica Città Mia per supportare, in termini di legge, la protesta dei cittadini, del comitato anti-park e di Italia Nostra, contrari alla realizzazione del parcheggio interrato di piazza della Vittoria. Attacco frontale al contestatissimo parcheggio interrato difeso a spada tratta dalla giunta Gobbo. E proprio il comitato ha fissato per domani alle 17.30 al Riccati, che si affaccia sulla piazza, un'assemblea pubblica. Invitata la cittadinanza e, in particolare, i genitori  degli alunni delle scuole della zona, dalla Gabelli, all'istituto superiore dove si svolgerà l'incontro.

Franco Rosi, candidato sindaco per Città Mia, Pd e Italia dei Valori, ha affidato a un legale di fiducia, il cui nome rimane top secret, un’analisi dettagliata del contratto destinato a far nascere il multipiano interrato ritenuto “inutile e pericoloso” dai residenti della zona, riuniti in un comitato e da Italia Nostra. Due pagine di analisi dettagliata e un’unica conclusione: “il contratto è nullo”. Alla base ragionamento dell’avvocato ingaggiato da Rosi, l’articolo 13 del decreto Bersani sulla riduzione dei costi degli apparati pubblici e a tutela della concorrenza. Per evitare alterazioni della concorrenza, dice il decreto, le società a capitale interamente pubblico o misto, partecipate dalle amministrazioni pubbliche, come l’Actt, “non possono svolgere prestazioni a favore di altri soggetti pubblici o privati, nè in affidamento diretto nè con gara, nè possono partecipare ad altre società”. Restano validi i contratti conclusi dopo la data di entrata in vigore del decreto solo se in esito a procedure di aggiudicazione bandite prima del luglio 2006.

Il contratto che lega il Comune e l’Ati costituita da Actt, Parcheggi Italia e Carron per la concessione e la gestione del park Vittoria, è stato chiuso il 15 gennaio 2008 sulla base di un’aggiudicazione avvenuta il primo ottobre 2007. Anche in base a due sentenze del Tar citate nella perizia, il contratto va considerato nullo. “ E comunque – si legge nel parere – nel momento in cui è stato firmato doveva essere noto che l’Actt versava in situazione di divieto a gestire l’attività di parcheggio e quindi non poteva risultare legittimamente aggiudicataria”. “La partecipazione di Actt nell’Ati – si legge ancora nel documento legale – costituisce un’evidente alterazione della concorrenza in quanto tutto il rischio per la gestione trentennale dei parcheggi ricade su una società controllata dal Comune”. Ma non è tutto. L’avvocato scrive anche che “la zona interessata ai lavori è sottoposta a vincolo paesaggistico e monumentale e la prudenza avrebbe suggerito di ottenere l’assenso preventivo della Soprintendenza su tutti gli aspetti già determinati in sede di gara così da ridurre il rischio ai soli aspetti esecutivi”. Infine l’eventualità – una certezza per Italia Nostra – del rinvenimento di reperti archeologici, che “farà sorgere a carico del Comune l’onere del ristoro dei maggiori oneri subiti dal concessionario”.

“Adesso aspettiamo il dopo elezioni – commenta Rosi - quando sapremo se il progetto andrà avanti o se si fermerà per motu proprio, a seconda di chi vincerà. Noi di certo percorreremo tutte le strade possibili per bloccarlo”. “Dopo quello del pattinodromo – aggiunge Zandigiacomi – sarà il secondo park che faremo saltare”.

^{(Foto OggiTreviso)}