Treviso. Nuova clamorosa dimostrazione, con occupazione di suolo publico, di Luca Salogni. Il libraio si è posizionato con un banchetto davanti alla stazione dei treni di Treviso per protestare contro il Comune, che ha "sfrattato" la sua bancarella dal centro cittadino.

Salogni, 38 anni, residente a Gorizia, ha tenuto per anni una rivendita ambulante di libri in riviera Santa Margherita. Nel 2005, però, una norma di Ca' Sugana sull'arredo urbano ha costretto l'ambulante a spostarsi. La sua bancarella "ad ali di gabbiano", infatti, non rispondeva alle nuove norme e il commerciante è stato invitato a spostarsi all'esterno di Porta San Tomaso. Posizione non favorevole agli affari, che ha spinto Salogni a presentare le sue riomostranze all'assessore trevigiano alle attività produttive.

Nella sua protesta anti-giunta, Salogni ha deciso di scendere in campo in tutti i sensi. Ha infatti annunciato la sua candidatura a Sindaco di Treviso.

"Orgià liberi da impegni lavorativi -  proclama dal suo sito www.lucasalogni.com - privati della nostra attività commerciale per futili e mai chiariti motivi, ci siamo chiesti che fare per la Città cui sentiamo di appartenere, prima di andarcene. Decidiamo quindi di valorizzare la nostra conoscenza diretta della situazione amministrativa partecipando all’agone elettorale, smascherando nel mentre della campagna i bugiardi immatricolati che s’annidano sugli scranni municipali, acciocché desistano dall’imbroglio proditorio e sistematico della pubblica opinione e dei Trevigiani tutti; tutto ciò con la serietà e il garbo, il buonsenso che ci distinguono".

Punto saliente del programma di Salogni è l’istituzione della figura del Difensore Civico Comunale "che sia anche censore dell’indegnità eventuale degli amministratori".

"Condurremo la campagna elettorale come un sol uomo - conclude il libraio - principalmente a mezzo del sito web www.lucasologni.com, ove riceveremo opinioni, segnalazioni di malversazioni, suggerimenti degli elettori per la definizione ultima del programma amministrativo; dibatteremo su fatti concreti più che su petizioni di principio".

^{(Foto OggiTreviso)}