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23 aprile 2024

Vittorio Veneto

IL CANSIGLIO PUO' DIVENTARE "PATRIMONIO DELL'UMANITA'"

Il presidente del Gruppo Grotte di Treviso lancia la proposta

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PIEVE DI SOLIGO, – «Ci sono progetti pericolosi sul Cansiglio. Penso invece si debba lavorare perché questo sito straordinario venga dichiarato Patrimonio dell’Umanità».

Lo ha affermato, ieri sera a PaesAgire, Antonio De Vivo, presidente del Gruppo Grotte di Treviso, fondatore dell’associazione La Venta, e autore, assieme a Tullio Bernabei, del documentario Cansseja, nel cuore del Cansiglio.

«Ci sono dei progetti di vendita a privati di pezzi del Cansiglio e di impianti sciistici che fanno preoccupare – ha rincarato De Vivo -. Sembra che la politica del denaro faccia dimenticare il valore reale dei mondi in cui viviamo».

E il valore reale dell’altopiano non è determinato solo quello che si vede - la bellissima foresta, la piana, i rilievi, le doline - ma anche ciò che sta sottoterra, le oltre 200 cavità tra grotte, inghiottitoi, forre di straordinaria bellezza, che drenano l’acqua per convogliarla nella profondissima sorgente del Gorgazzo a Polcenigo.

Anche la zona del Felettano e di Refrontolo è piena di grotte, ce ne sono ben 18 e di grande valore naturalistico come la grotta dei Nottoli o quella delle Fave, ricche di concrezioni calcaree di eccezionale pregio. Negli anni Sessanta – ha denunciato Diego Merotto, del Gruppo Grotte dell’Altamarca – molte di queste cavità sono state usate come discariche. Un vizio, in certe zone, ancora diffuso. Ma a minacciare questi ambienti è, per Merotto, «la chiusura di tanti inghiottitoi per metterci sopra vigneto. Prosecco, prosecco, prosecco, ma così si sacrifica la fauna che c’è dentro», come il niphargus un piccolo crostaceo ipogeo.

«I più grandi responsabili dell’utilizzo sbagliato delle grotte sono stati proprio gli speleologi, che hanno lasciato dentro molti materiali – ha affermato De Vivo -. Grazie a “Puliamo il Buio” sono state ripulite molte cavità, estraendo centinaia di sacchi di rifiuti. Nel caso del Bus de la Lum, in Cansiglio, c’erano 10 metri di rifiuti prima di arrivare al fondo».

Nicola Sergio Stefani, assessore alla Cultura del Comune di Pieve di Soligo, che ha moderato l’incontro, ha spiegato il senso dell’iniziativa: «Le viscere della terra per millenni sono state considerate come un luogo negativo: dall’Ade degli Antichi all’Inferno della civiltà cristiana il regno del male è sempre stato collocato sottoterra. Forse è per questo motivo che nella popolazione non ci sono mai state troppe remore verso tale parte nascosta del paesaggio che, con quest’evento di PaesAgire, abbiamo voluto portare alla luce, mostrare in tutta la sua bellezza e poesia, coglierne il lato misterioso e fiabesco, non luciferino, meravigliarci di fronte alla sapienza della natura. Augurandoci che cresca in questo modo la coscienza della necessità di salvaguardare anche questa porzione unica di territorio».

Si è parlato anche del Montello, con le sue 90 cavità naturali e il suo primato: nelle sue viscere si nasconde la seconda grotta più lunga mondo per quel tipo di roccia (il conglomerato): si tratta del Castel Sotterra, le cui meraviglie sono state mostrate al pubblico attraverso una serie di diapositive.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Gruppo Grotte di Treviso. Ha partecipato al dibattito anche il geologo e assessore Gino Lucchetta.

Foto Cansiglio di Andrea Armellin

 


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