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28 marzo 2024

Conegliano

"In Veneto il nazionalismo non hai mai pagato": nasce il Partito dei Veneti

Il partito nasce dalla confluenza di 5 liste autonomiste

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

SANTA LUCIA DI PIAVE - Nasce il Partito dei Veneti. Sembra quasi un ritorno al passato, visto anche il cambio di passo della Lega, che ha rimosso la parola “Nord” dal proprio simbolo e che è diventata a tutti gli effetti una forza politica nazionale.

 

Il Partito dei Veneti sarà “pronto” nel 2020: in queste settimane fondatori e promotori stanno facendo il giro dei capoluoghi veneti, in una serie di incontri con la cittadinanza. Il partito nasce dalla confluenza di 5 liste autonomiste: Siamo Veneto, Indipendenza Veneta, Gruppo Chiavegato, Progetto Veneto Autonomo, Veneto Stato d'Europa, oltre ad una serie di reti civiche locali.

 

Questa sera, lunedì 13 maggio, saranno al Palacastanet di Santa Lucia, a partire dalle 20.45. “Siamo in controtendenza rispetto agli ultimi anni – spiega Juri De Luca, portavoce di Indipendenza Veneta -. In Veneto il nazionalismo non ha mai pagato”.

 

Ma quali sono gli obiettivi del nuovo partito? “L’autogoverno del popolo veneto”, continua De Luca, perché i veneti “vogliono gestire le proprie risorse”. Il Partito dei Veneti nasce quindi da una bocciatura della "nuova" Lega di Salvini, e da un ritorno alle spinte autonomiste.

 

E proprio sull’autonomia si gioca la partita più importante: “Vogliamo l’attuazione di quanto c’è scritto nello statuto regionale e nella Costituzione, per quando riguarda la gestione delle risorse”, dichiara De Luca. Tanti di quelli che ora sono confluiti nel nuovo partito erano tra i promotori della raccolta firme – alla fine 100mila – per l’indipendenza veneta nel 2014. “Vogliamo una trattativa con lo Stato, non certo costruire muri”, specifica il portavoce.

 

A Santa Lucia, ad introdurre la serata, è il sindaco Riccardo Szumski. Farà parte anche lui del nuovo partito? “No, non sarò dentro alla nuova formazione – risponde il primo cittadino –. Sono un osservatore, che osserva positivamente. Porto la mia esperienza, che può essere utile per assumere posizioni pro-Veneto all’interno delle istituzioni”.

 


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