No Pantere? No Party!
Quarto appuntamento al Geographic di Conegliano con le atlete dell'Imoco Volley
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CONEGLIANO - Quarto appuntamento con “No Pantere No Party”, per Cuoredarena, evento organizzato come ogni anno al Geographic di Conegliano, e grande partecipazione di pubblico. Una serata densa con tante novità ed alcune conferme.
La prima novità, la premiazione del concorso “Un nome per tutta la vita” concorso vinto dalla giovanissima Ilaria, di Mareno di Piave, che con il suo “Lea”, ha sbaragliato la concorrenza. “La scelta del nome d dare alla nostra Mascotte”, ha sottolineato Mauro Zanin, presidente dell’associazione, “è andata sul nome Lea, perché è sinonimo di lealtà e di lealtà sportiva. Un aggettivo che sposa alla perfezione il nostro spirito di associazione”.
Un’associazione Cuoredarena, che oltre a crescere nei numeri, cresce anche nel numero delle associazioni che hanno sottoscritto e sottoscriveranno, la “Carta del Tifoso”, il cui sottotitolo recita “Per un tifo sano corretto e responsabile”. L’ultima associazione ad aggiungersi in ordine di tempo, l’Aned, associazione nazionale emodializzati-dializzati e trapiantati di rene, rappresentata da Marco ed Alessandro, componenti della nazionale italiana di volley trapiantati.
Mattatore della serata, Luca Barzi, al quale, tra un siparietto e l’altro, è toccato l’onere e l’onore, di presentare le due madrine di Cuoredarena, per la stagione 2015-16. Ed è stato un bel tuffo nel passato recente.
La scelta del direttivo, è caduta infatti sulla mammina volante Jenny Barazza, quarta stagione con la maglia dell’Imoco, terza con quella di Cuoredarena, e sull’architetto del palleggio, Marta Bechis, alla seconda stagione in gialloblu dopo il ritorno dalla Polonia. Perché madrine e non testimonial? Jenny e Marta lo spiegano così; “Perché madrine, è un termine che più di addice a quello che l’associazione fa ogni giorno”.
Marco Guerrato