No a interventi irreversibili
09-04-2014 - Montebelluna
GIANPAOLO FAVRETTO | commenti
Il sindaco Favero aveva lanciato ai cittadini la richiesta di avere, entro il mese di marzo, proposte ed indicazioni su come completare la piazza ricavata dall’operazione “pedonalizzazione Corso Mazzini/PUT”. Gli sono arrivati nei tempi previsti ben dieci progetti di vari professionisti. Tre di questi secondo l’amministrazione erano “fuori tema” in quanto prevedevano la riapertura di corso Mazzini.
A questo punto vogliamo anche noi dire la nostra con una indicazione di tipo generale.
Poniamo in premessa che, come abbiamo avuto modo ripetutamente di dire, in una fase come questa, i quattrini sarebbe stato e sarebbe meglio spenderli altrove e specificamente a sostegno di un tessuto sociale ed economico che sta soffrendo per la crisi o per lavori pubblici più urgenti.
Detto questo siccome sembra proprio che il sindaco non voglia recedere, malgrado gli ampi segnali negativi che gli sono giunti dalla cittadinanza, il nostro parere preciso è che ogni intervento ulteriore sia il più sobrio possibile e soprattutto che si dia eventualmente attuazione ad interventi reversibili in modo che fatti giudiziari (c’è un giudizio di merito pendente presso il Tar Veneto) o fatti politici, che possano intervenire, non debbano portare a smantellare, con gravi costi per la città, quanto da lui costruito.
Per cui una diversa pavimentazione, eventualmente un po’ di verde e qualche albero, piste ciclabili e pedonali, come avevamo a suo tempo suggerito, sono la nostra indicazione. Non comprometterebbero infatti un’ipotesi di riapertura ad un traffico lento del centro della nostra città.
Gianpaolo Favretto, segretario PD Montebelluna